Pomeriggio ricolmo di gol ed emozioni, quello andato in scena ieri in Bundesliga. Non solo il pareggio nel derby della Ruhr, in una giornata aperta dallo scontro Champions tra Hertha ed Hoffenheim di venerdì sera. Entriamo nel dettaglio delle altre gare.

Bayern Monaco - Augsburg 6-0

17', 55' e 79' Lewandowski (B), 36' e 80' Muller (B), 62' Alcantara (B).

Bayern (4-2-3-1) - Ulreich; Lahm, Boateng, Hummels (73' Rafinha), Bernat; Kimmich, Alcantara (66' Sanches); Coman (62' Robben), Muller, Ribery; Lewandowski. All. Ancelotti

Augsburg (5-3-1-1) Hitz; Verhaegh (80' Schmid), Danso, Kacar, Janker, Max; Moravek (46' Teigl), Rieder, Kohr; Ji; Bobadilla (46' Altintop). All. Baum 

Vittoria sciolta per il Bayern, che demolisce l'Augsburg con un tennistico 6-0 puro. Partita totalmente in governo della capolista, che vola a +13 grazie soprattutto a una tripletta di Lewandowski, che apre le marcature con controllo-volante-e-sinistro a centro area - dopo un mezzo tentativo ospite, piuttosto timido, dalla distanza. L'asse centrale di Ancelotti, con Alcantara, Muller e il polacco, è una miniera d'oro: il tedesco prima da fuori trova un paio di legni abbastanza clamorosi, poi si sblocca al 36', con il più semplice dei tap-in. Baum cerca contromisure impossibili da trovare, il figlio di Mazinho fa quel che vuole e realizza anche una rete, la ciliegina sulla torta perfetta, un appoggio facile facile su assist di tacco del suo numero nove, a cui farà seguito anche una botta dalla distanza che si stampa sull'incrocio dei pali. Prima però spazio ancora per la doppietta Lewandowski, cinico a tu per tu con Hitz, che diventa tripletta al 79', di testa a porta vuota. Timbro finale ad opera di Muller, un minuto dopo, con un dribbling e destro in piena are. Bayern che mantiene il +13, salendo a quota 65. Titolo davvero a un passo. L'Augsburg rimane a quota 29, al terzultimo posto che significherebbe playout.

Amburgo - Colonia 2-1

13' Muller (A), 25' Jojic (C), 90+1' Holtby (A).

Amburgo (4-2-3-1) - Adler; Diekmeier, Papadopoulos, Mavraj, Santos; Walace (70' Sakai), Jung (46' Ekdal); Muller (53' Gregoritsch), Holtby, Kostic; Wood. All. Gisdol

Colonia (4-4-2) - Horn; Olkowski, Subotic, Maroh (46' Heinz), Hector; Clemens (76' Guirassy), Hoger, Jojic, Rausch; Modeste, Zoller. All. Stoger

Vittoria chiave per l'Amburgo, che batte il Colonia e si toglie dallo scomodo sedicesimo posto. Dopo un brivido iniziale firmato Modeste (rovesciata in piena area alta di un nulla), la squadra di Gisdol passa con Muller, il più veloce ad arrivare su una palla vagante in mezzo all'area, dopo l'ottimo lavoro di Wood. Al 25' arriva il pari ospite, firmato da Jojic in tuffo di testa. Il miglior colpitore di testa in campo è però Papadopoulos, che su due corner consecutivi svetta sopra tutti, trovando prima Adler e poi mancando la porta di centimetri. Nella ripresa succede meno, Wood ha un'occasione in apertura, ma non la sfrutta; ci pensa comunque Holtby, nel primo minuto di recupero, a risolvere un'azione confusa con il sinistro che vale tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Il Colonia rimane in zona Europa, ma perde una buona occasione per staccarsi. 20 punti nelle ultime otto casalinghe per l'Amburgo (6 vittorie, 2 pareggi).

L'urlo di Holtby! | Fonte immagine: Twitter @HSV
L'urlo di Holtby! | Fonte immagine: Twitter @HSV

Friburgo - Werder Brema 2-5

21' Kruse (W), 45+2', 47' e 86' Delaney (W), 64' Petersen (F), 71' Bartels (W), 77' Grifo (F).

Friburgo (4-4-2) - Schwolow; Ignjovski (46' Kubler), Gulde, Kempf, Gunter; Philipp, Abrashi (46' Schuster), Frantz, Grifo; Haberer, Niederlechner (46' Petersen). All. Streich

Werder Brema (3-5-2) - Wiedwald; Veljkovic, Caldirola, Moisander; Gebre Selassie, Grillitsch (89' Pizarro), Delaney, Eggestein, Bauer (40' Garcia); Bartels (76' Kainz), Kruse. All. Nouri

Il Werder Brema non si ferma più, inanella la quinta vittoria nelle ultime sei gare distruggendo a domicilio un Friburgo che cade nel proprio fortino. Dopo un buon approccio alla gara, i padroni di casa si sciolgono: uno degli ex di giornata, Max Kruse, pesca un Jolly fantastico dai 25 metri col sinistro per fare 0-1; nel recupero arriva anche il raddoppio, un buon rimorchio in area con mancino sul primo palo a firma di Delaney, che si ripete in avvio di ripresa con un gran pallonetto di testa su cross di Kruse. Petersen, altro ex subentrato all'intervallo, prova a restituire una speranza i suoi, raccogliendo la ribattuta su un rigore inizialmente parato da Wiedwald, ma al 71' un geniale tacco di Bartels rimette avanti di tre reti la squadra di Nouri, che poi chiude la pratica in definitiva con la tripletta di Delaney, ancora di testa, abbandonato sul secondo palo. In precedenza un destro di Grifo aveva rianimato, inutilmente, la gara. Sale a 32 il Werder, rimane a 35 il Friburgo, che non si allontana comunque troppo dalla zona Europa League.

RB Lipsia - Darmstadt 4-0

12' e 80' Keita (L), 67' Forsberg (L), 79' Orban (L).

RB Lipsia (4-3-3) - Coltorti; Bernardo, Orban, Compper, Halstenberg; Keita, Ilsanker, Demme; Burke (68' Poulsen), Sabitzer (76' Kaiser), Forsberg (81' Khedira). All. Hasenhuttl

Darmstadt (4-2-3-1) - Heuer Fernandes; Fedetsky (22' Kamavuaka), Banggaard, Sulu, Holland (76' Steinhofer); Altintop, Vrancic; Sirigu, Sam, Heller (66' Guwara); Schipplock. All. Frings

Vittoria estremamente agevole del Lipsia, che massacra il fanalino di coda Darmstadt bombardando e chiudendo con un 4-0 quasi riduttivo. Apre le danze Keita, premiato da un rimpallo e lesto nell'incrociare con il destro al volo. Le occasioni fioccano, gli ospiti rimangono miracolosamente in partita, fino a quando Forsberg indovina il diagonale col destro al 67', con una deviazione che beffa del tutto Heuer Fernandes. Dodici minuti dopo, l'uno-due firmato da Orban (di testa) e ancora da Keita (contropiede, a porta vuota) spezza definitivamente e fissa il punteggio sul 4-0, con gli avversari in dieci dal 72', causa doppio giallo a Sirigu. Darmstadt sempre più ultimo, il Lipsia, anche senza Werner, allunga sul quarto posto, consolidando la posizione in zona Champions.

Eintracht Francoforte - Borussia Moenchengladbach 0-0

Eintracht (3-4-3) - Hradecky; Vallejo, Abraham, Oczipka; Chandler, Gacinovic (90' Barkok), Mascarell, Tawatha (76' Hector); Hrgota, Fabian, Rebic (68' Seferovic). All. Kovac

Gladbach (4-4-2) - Sommer; Jantschke (46' Elvedi), Christensen, Vestergaard, Wendt; Hofmann (68' Herrmann), Strobl, Dahoud; Hazard (81' Hahn); Stindl, Raffael. All. Hecking

Pareggio che non accontenta nessuno, quello maturato tra Eintracht e Gladbach. La prima occasione del match arriva dopo 15 secondi, Sommer sventa su Hrgota e Rebic manca il tap-in da pochissimi passi. Giocano meglio i padroni di casa, che impegnano l'estremo ospite anche con Tawatha, buona la sua incornata sul secondo palo. Per vedere un po' di Gladbach bisogna aspettare la ripresa, ma all'ora di gioco va ancora Hrgota a un passo dal gol, di nuovo negatogli da Sommer con un mezzo miracolo. L'apoteosi il portiere svizzero la raggiunge all'81': Wendt tocca di mano in area, l'arbitro indica il dischetto, ma l'ex Basilea è semplicemente straordinario nel tuffarsi sulla sua destra respingendo la botta di Fabian. Nel finale arriva anche un rosso, per Strobl, ma non cambia il parziale. Il digiuno da gol dell'Eintracht si estende a 350 minuti.

Sommer, salvatore. | Fonte immagine: Twitter @borussia
Sommer, salvatore. | Fonte immagine: Twitter @borussia

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