Un contratto in scadenza nel giugno 2019, tante – forse troppe – intemperanze fuori dal campo ma una presenza costante quando gioca, tatticamente e tecnicamente. Il Bayern Monaco ed Arturo Vidal si ritrovano di fronte ad un bivio: prolungare il rapporto con un rinnovo oppure cercare una soluzione alternativa la prossima estate, per evitare una partenza a parametro zero che sarebbe un danno per il club, con il rischio però per il cileno di restare ai margini della squadra per una stagione intera.

Già da quest’anno il centrocampista sta incontrando qualche ostacolo: le presenze totali sono 14, di cui 9 da titolare ma solo 4 giocate per tutti i 90 minuti. Per di più – come accade in realtà da qualche anno – si aggiungono delle voci sui suoi comportamenti extracalcistici – veri o presunti – soprattutto quando torna in Cile per gli impegni con la nazionale, e di una sua passione per la bottiglia. Anche Jupp Heynckes, tecnico dei bavaresi dopo l’esonero di Carlo Ancelotti, non è soddisfatto del rendimento di Vidal: “Mi aspetto molto di più di quello che ha fatto vedere”, ha dichiarato al termine del match di Champions League contro il Celtic.

Dunque in ballo ci sono gli interessi di entrambe le parti. Per il giocatore – che non parteciperà ai Mondiali in Russia per la mancata qualificazione della Roja – potrebbe essere l’ultima grande chance di alto livello, visto che la carta d’identità dice 30 alla voce età – nato il 22 maggio 1987, perciò saranno 31 la prossima estate – mentre per la società l’ultima possibilità di realizzare economicamente – anche se l’investimento di 40 milioni effettuato nel 2015 verrà ridimensionato. L’ipotesi più concreta per ora continua ad essere l’Inter: già da questa estate i nerazzurri pensano a lui come rinforzo per il centrocampo ed il mancato rinnovo rappresenterebbe un’occasione per il club di accaparrarsi un giocatore di sicuro rendimento – anche perché conosce la Serie A dopo l’esperienza di 4 anni alla Juventus – a costi relativamente contenuti, almeno per il cartellino. 

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