Da Berlino a casa. Arturo Vidal ripone nella valigia delusioni e rimpianti per la finale di Champions League persa contro il Barcellona di Messi e si tuffa a capofitto nella Coppa America, che vedrà il suo Cile tra i favoriti della competizione. Vidal nonostante abbia perso l'aereo e sia arrivato con un giorno di ritardo in ritiro è pronto a scendere in campo, questa sera, nella gara d'esordio che aprirà la manifestazione. 

Ecco le sue parole alla vigilia della gara: "Credo che dall’ultima coppa America in Argentina siamo cresciuti, siamo pronti a un’impresa importante. Per quanto mi riguarda, visto il momento che sto vivendo, arrivare ora in nazionale è l’ideale".

Il Cile è uno dei papabili al trono sud-americano. Assieme a Brasile, Argentina e Colombia la Roja si giocherà, probabilmente spinta dal pubblico di casa, il trofeo tanto  atteso. Gli nominano Messi, Neymar, James Rodriguez ma lui va avanti per la sua strada: "Siamo all’altezza di tutte le altre, e poi giochiamo in casa, il nostro pubblico ci spingerà. In che posizione giocherò? Decide lui, el profe (e indica Sampaoli), e io do il massimo. Ma quella in cui mi trovo meglio è dove gioco con la Juve. Sì, sento la pressione, come tutti gli altri. Ma più ne abbiamo più siamo determinati a giocare bene e vincere".

Infine, inevitabilmente, si torna alla finale di Champions e Arturo ride: "Non è mai facile perdere una finale, ma è stato comunque bello averla giocata. E sono felice per il mio amico Claudio Bravo, che l’ha vinta".

Chiude con una battuta sulle sue condizioni fisiche dopo il viaggio estenuante: "Quanto a me, sto bene: c’è voluto tempo per recuperare dall’infortunio al ginocchio ma nel frattempo sono cresciuto fisicamente. Dite che siamo la miglior generazione cilena di sempre? È venuto il momento di dimostrarlo".