Il Brasile è definitivamente guarito rispetto agli anni precedenti, che comprendono anche la storica sconfitta per 7-1 contro la Germania. Da quando in panchina siede Tite la musica è cambiata e i risultati sono stati più che positivi. L'ex tecnico del Corinthians ha letteralmente trasformato la sua squadra rendendola meno brasiliana e più europea vista la solidità difensiva che la sta distinguendo nel girone di qualificazione. 

Primo posto nel girone, miglior difesa, miglior attacco e un gioco che sta finalmente accontentando la platea brasiliana. Otto vittorie, tre pareggi e una sconfitta è lo score, ma il 24 marzo ci sarà l'importante e decisivo scontro con l'Uruguay, una squadra che storicamente ha sgambettato più di una volta la Seleçao. All'andata assistemmo a uno spettacolare pareggio per 2-2. La formazione di Tabarez proviene da una sconfitta nel turno precedente contro il Cile per 3-1, il Brasile, invece, è reduce dalla vittoria casalinga contro la Colombia per 1-0.

Tite continuerà a proporre il 4-3-3 con Alisson in porta e una retroguardia composta da Dani Alves, Miranda, Gil e Filipe Luis. In cabina di regia agirà Luiz Gustavo, fiancheggiato da Elias William. In attacco spazio al tridente Coutinho, Neymar e Oscar senza l'utilizzo di un vero e proprio centravanti. Lo schieramento, però, potrebbe subire delle variazioni. Probabilmente si passerà a un 4-2-3-1 con Gustavo ed Elias in mezzo a discapito di un William che avanzerà sulla linea dei trequartisti presidiata da Oscar e Coutinho. Il nueve in questo caso sarà proprio il fuoriclasse del Barcellona. 

Sarà una partita complicata anche quella contro il Paraguay, una squadra che può ancora qualificarsi come quinta del girone. L'importante sarà portare a casa un risultato positivo dall'infuocata trasferta uruguaiana di Montevideo, per poi arrivare al match casalingo contro i paraguaiani senza rimorsi o pressioni.