Dopo nove mesi di partite mai scontate, batticuori continui e rimonte impossibili, la Copa Libertadores ha le sue due finaliste: Lanus e Gremio. Dopo la rimonta della scorsa notte di Sand e compagni nei confronti del River Plate, i brasiliani perdono 1-0 in casa con il Barcellona ma, per effetto del 3-0 inflitto agli ecuadoregni all'andata, volano in finale. La quinta per il Gremio che non vince la Libertadores dal 1995 e ha perso nel 2007 contro il Boca Juniors. La squadra di Porto Alegre perde la prima partita in casa in questa competizione ma è una sconfitta indolore.

IL RACCONTO DELLA GARA

Per quanto concerne il capitolo formazione, il Gremio si schiera con un 4-3-3 atipico con Fernandinho punta centrale al posto dell'infortunato Barrios mentre il Barcellona risponde col 4-2-3-1 con Esterilla, Kitu Diaz e Marcos Caicedo alle spalle di Alvez. Il copione della sfida è chiaro sin da subito con il Barcellona a fare la partita, a caccia dell'impresa, mentre il Gremio aspetta e quando può riparte come al 10' ma la punizione di Edilson non trova la porta. Poco dopo ci prova anche Arthur ma la sua conclusione si perde al largo. Dall'altra parte, però, la mira è più precisa e gli ecuadoregni passano in vantaggio con Alvez che, dopo una serie di batti e ribatti, trova la rete che dà la speranza alla squadra di Almada.

La ripresa si apre con un grande avvio del Gremio, ma è il Barcellona ad andare ad un passo dalla rete con Estrella ma il suo tiro centra in pieno il palo. Sembra l'antipasto di un secondo tempo vibrante e di speranza per i tifosi dell'Immortal Tricolor ma, con il passare dei minuti, quel verde si sbiadisce ed il Gremio controlla la sfida senza particolari problemi. Gli ecuadoregni ci provano ma le gambe non connettono più e i tanti errori in fase di impostazione sono la logica conseguenza di una squadra che ha dato tutto oltre le proprie possibilità. Nel momento del fischio finale grande gioia per i giocatori e per tutto il pubblico dell'Arena Do Gremio che, dieci anni dopo l'ultima finale, vuole capovolgere il destino contro un'altra squadra argentina. L'andata il 22 novembre in Brasile ed il ritorno una settimana dopo nella tana del Lanus.