Emozioni miste alla tensione e alle palpitazioni che solo la Champions League sanno regalare. Al Louis II di Monaco è andato in scena un vero e proprio spareggio per accedere alla fase a gironi di Champions League, tra due squadre, Monaco e Valencia, che probabilmente avrebbero meritato entrambe la qualificazione. Alla fine però, ad esultare è stata solo la squadra spagnola allenata dal portoghese Nuno Espirito Santo, già forte della vittoria maturata all’andata per 3-1. I valenciani sono partiti subito fortissimo passando in vantaggio dopo appena quattro minuti con una delizia di Negredo. Lì sembrava finita, ma invece, il cuore del Monaco e dell’italiano Andrea Raggi hanno rimesso in gara i monegaschi che nel secondo tempo hanno solo accarezzato la possibilità di poter raggiungere i supplementari. A nulla è servito il gol del definitivo 2-1 siglato de Elderson, che aumenterà i rimpianti in casa Monaco ed El Shaarawy, lasciato per 90 minuti in panchina, e costretto per un altro anno a vedere lo spettacolo della Champions da casa.

IL MATCH:

Tutti si aspettano una grande partenza del Monaco, e invece, è il Valencia a mettere subito alle corde la retroguardia di Jardim. Il primo brivido arriva al secondo minuto, sugli sviluppi di un corner sulla quale la difesa monegasca conferma una volta di più le grandi difficoltà viste settimana scorsa al Mestalla. Mustafi, indisturbato nel bel mezzo dell’area di rigore colpisce a botta sicura, ma sulla sua strada trova un intervento prodigioso da parte di Subasic, che con il piede respinge il pallone a pochi centimetri dalla linea di porta. La grande paura corsa in avvio però, non scuote il Monaco, che due minuti più tardi, perde un pallone banale con Fabinho, che innesca Negredo, fantastico nell’aggirare Carvalho e battere Subasic con un delizioso pallonetto per il gol del vantaggio del Valencia.

Il Monaco non si scuote e nei primi dieci minuti rischia di subire il gol del ko, ancora per mano dello scatenato Negredo il cui sinistro termina alto per questione di centimetri sopra la traversa di Subasic. Il Valencia sembra in totale controllo e confortato dal risultato, che combinato all’andata li vede ampiamente in vantaggio, abbassa i ritmi, favorendo il rientro in gara dei monegaschi. La squadra di Jardim, comunque è poco precisa e decisamente disordinata, ma nonostante ciò alla prima vera occasione, il Monaco torna nel match. Sugli sviluppi di un calcio piazzato Ryan respinge male, favorendo la riconquista del pallone da parte di Andrea Raggi, che senza pensaci su lascia partire un destro imprendibile per il portiere australiano, costretto a raccogliere il pallone infondo alla rete.

Il gol del pareggio riaccende improvvisamente un match che sembrava già segnato in favore degli spagnoli; il Monaco inizia pian piano a ritrovare le proprie sicurezze offensive, affidandosi alla classe di Bernardo Silva e Martial che però non riesce mai a sfondare il muro difensivo del Valencia, sempre stretto e compatto, proprio come chiesto da Nuno. Allo stesso tempo, i pipistrelli decidono di cambiare tattica e passare al contrattacco veloce per sfruttare la velocità dei suoi micidiali esterni d’attacco. Le occasioni però, dopo una prima mezz’ora ad alti livelli tardano ad arrivare e la prima frazione di gioco si conclude con un timido tentativo di Fabinho da fuori, controllato con lo sguardo da Ryan.

Nella ripresa il Monaco parte con un piglio più deciso e battagliero, ma il Valencia non soffre più di tanto il giro palla lento e prevedibile dei monegaschi. Jardim ricorre a forze fresche con gli inserimenti di Elderson, Carrillo e Lemar, subito replicati dai cambi di Nuno: Alcacer, Barbosa e Piatti. I nuovi innesti del Monaco si fanno subito sentire, creando le prime difficoltà alla retroguardia valenciana, che cade al 75’ ancora sugli sviluppi di un calcio piazzato, stavolta battuto da Silva. Il cross è basso è sbilenco, ma Ruben Vezo liscia clamorosamente traendo in inganno Ryan che respinge corto, favorendo il tap-in di Elderson, che da due passi non può fallire.

L’ultimo quarto d’ora è pieno di paure e concitazioni con il Monaco a caccia del gol che allungherebbe la partita ai supplementari, e il Valencia che in modo disordinato e poco lucido cerca di difendere un risultato che vorrebbe significare gironi di Champions League. Il giovane Lemar mette a dura prova la reattività di Ryan con un bolide dai 25 metri, ma il portiere australiano non si fa sorprendere, così come tutta la linea difensiva del Valencia che negli ultimi, infiniti minuti di recupero riesce a contenere con efficacia le sortite offensive messe in atto dal Monaco.

Alla fine, è Nuno a poter esultare al cielo di Monaco; il suo Valencia è ufficialmente qualificato per la fase a gironi di Champions League. Grande delusione per il Monaco di Jardim, che lo scorso anno sfiorò le semifinali, e che in questa stagione dovrà accontantarsi dell'Europa League.