Un gol per tempo, una evidente manifestazione di superiorità, nella serata di Ibra e del Malmoe. La Champions League del Psg si apre con un'annunciata affermazione, figlia di una superiorità tecnica mai in discussione. Il divario, tra le compagini in campo, emerge fin dalle prime battute e a nulla vale lo schieramento accorto di Hareide.

Blanc disegna il Paris con la consueta veste. 4-3-3, con Maxwell e Van der Wiel sulle corsie esterne e il neo-acquisto Kurzawa in panca. Manca per squalifica Aurier, ma c'è Ibra. Nativo di Malmoe si frappone al suo primo "amore" calcistico. Cavani si allarga e completa con Di Maria un pacchetto da sogno.

Tocca proprio all'argentino, visto in Ligue 1 al cospetto del Bordeaux, regalare la prima gioia ai padroni di casa. Verratti si porta sulla trequarti e scodella un morbido pallone che taglia fuori la linea del Malmoe. Di Maria si inserisce a destra, pilota la sfera con una serie di tocchi eleganti, rapidi, e poi incrocia al sette opposto col mancino.

In panchina, Lavezzi sorride, Blanc esulta, inizia la festa del Psg. T.Motta dirige il traffico, con la consueta intelligenza, offrendo a Verratti maggior spazio per offendere. Il Malmoe, sotto nel punteggio, è poca cosa. Il piano tattico, improntato su rapide ripartenze, si sfalda al 4', di fronte al gioiello di Angel.

Il monologo parigino trova il secondo punto di serata al quarto d'ora della ripresa. Maxwell scende a sinistra e mette al centro un pallone interessante, Ibra prolunga col tacco e Cavani incorna a centro-area. Tutto facile, 2-0 e chiusura della partita.

Nel finale, Blanc regala scampoli a Lavezzi e Pastore, concedendo a Di Maria e Ibrahimovic l'applauso dei presenti. Lo svedese è l'eroe di serata, il Malmoe omaggia il figlio prediletto, il Parco dei Principi sogna la Coppa, dopo anni di promesse e investimenti.