Il ritorno ad alto livello con Simeone, una seconda vita calcistica. L'aria di Madrid giova a Torres, Nino meraviglioso con la casacca dell'Atletico. Uomo dai gol pesanti, attaccante straordinario, appannato nella sua versione lontano dalle accese mura del Calderon. 

Torres conosce l'atmosfera della notte d'Europa, vanta una bacheca ricca, a livello di club e con la divisa della rappresentativa spagnola, ma vincere con l'Atletico è diverso, perché diverso è il rapporto con questi colori. 

Nell'undici anti-Real, Torres è il "9" destinato a raccogliere gli inviti di Griezmann, pronto al sacrificio per aiutare i compagni in fase di ripiegamento, elemento di un insieme che trae forza dall'unione delle varie componenti. 

"E una gara speciale, la più importante e bella della mia carriera, grazie a questo club che mi ha dato la possibilità di giocare a calcio e di cui sono un fan fin dall'infanzia. Ho avuto la fortuna di vincere con il Chelsea e con la Nazionale. Ma questo è diverso".

"Il Real è un grande club, il migliore del mondo. Speriamo di cambiare la storia, abbiamo l'opportunità di ottenere qualcosa di grande e di cambiare la storia futura".

Gabi - Fonte: Uefa.com
Gabi - Fonte: Uefa.com

Insieme a Torres, Gabi, anima dell'Atletico. Gabi veste la maglia dell'Atletico dal 2011, 308 volte con i colchoneros, un'istituzione. Due anni fa, in campo, la resa al tramonto, una zuccata di Ramos a indirizzare la Coppa verso i bianchi di Ancelotti. Gabi ricorda quel giorno e medita la rivincita.  

"E' bello essere di nuovo qui. Fin da bambino sogni di alzare la Coppa dei Campioni. E' la partita più importante della nostra vita, anche quella di Torres, che ha vinto tutto"

Un pensiero anche per gli avversari. Il centrocampista esalta il Real, squadra in grado di offrire il massimo in partite di questo stampo. Battere i migliori per essere i migliori. 

"Gioca sempre su un livello più elevato. Domani sarà il match più difficile degli ultimi tre anni per noi. Ci troviamo di fronte il miglior avversario e non c'è niente di meglio che vincere la Champions confrontandosi con i migliori"