La Roma supera senza troppe ferite l’esame Dragao, pareggiando 1-1 in casa del temibile Porto di Espirito Santo e mettendo in saccoccia un ottimo risultato in vista del ritorno. Passati in vantaggio grazie ad un autogol di Felipe e dopo una prima parte di frazione tambureggiante, i giallorossi hanno subito però per tutto il secondo tempo, soprattutto a causa dell’inferiorità numerica causata dal doppio giallo rifilato da Kuipers a Vermaelen. Nella seconda frazione infatti, dopo il momentaneo pareggio targato Silva su rigore, il collettivo di Spalletti soffre ma riesce a bloccare le molte insistenze lusitane. Tutto rimandato, dunque, al ritorno, con il vantaggio però del prezioso gol fuori casa. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-2-3-1: davanti a Casillas, difesa a quattro composta da Maxi Pereira, Felipe, Marcano ed Alex Telles. In mediana confermatissimi Herrera e Danilo, mentre dietro l'unica punta André Silva folta trequarti formata da Adrian Lopez, Otavio ed André André. Un più classico 4-3-3, invece, per gli ospiti giallorossi, in cui si registra l'interessante esordio di Alisson al posto di Szczesny. Buttati ugualmente nella mischia dal 1', Manolas e Vermaelen, mentre sulle fasce si piazzano Florenzi e Juan Jesus. A centrocampo nessuna sorpresa, con Nainngolan, De Rossi e Strootman pronti a sostenere il tridente stellare formato da Salah, Dzeko e Diego Perotti.

Sfida subito pimpante da parte della Roma, con Salah praticamente padrone della fascia destra: al 3' bel pallonetto dell'egiziano sventato da Felipe, quattro minuti dopo finisce invece di poco fuori l'idea del guizzante undici romanista.  Nonostante le grandi occasioni, però, è proprio il Porto che potrebbe siglare la prima rete di gara, quando Alisson regala una palla sciagurata ad André André che, da pochissimi passi, spara alto. Sospiro di sollievo, dunque, per Spalletti, che pochi istanti dopo, al 13', deve invece rammaricarsi per il salvataggio sulla linea di Marcano dopo un guizzo di Dzeko, abile a ribadire verso la porta un pallone goffamente scivolato dai guantoni di un imperfetto Casillas, bravo però a riscattarsi cinque minuti dopo sventando un’idea di Juan Jesus. La Roma nonostante qualche svarione si dimostra comunque più in palla e pericolosa a tal punto da provocare un goffo autogol al 21' che muta l’iniziale risultato di parità. Protagonista involontario, Felipe, che sugli sviluppi di un corner tocca malissimo ribadendo in rete un innocuo traversone dalla fascia.

 I lusitani non accusano comunque il colpo, giungendo al tiro qualche secondo dopo con Otavio, poco preciso nel concludere dopo l'ennesimo svarione dell'estremo difensore Alisson, stavolta impreciso su un tiro di André Silva. Dopo i primi, intensissimi, venti minuti la gara si placa, con i due collettivi che preferiscono studiarsi preparandosi così il terreno in vista degli attacchi futuri. Tale attitudine frutta molto soprattutto al Porto, che al 36' potrebbe pareggiare se il tiro di Otavio, bravissimo a superare De Rossi e Florenzi, non terminasse fuori. La fase finale comunque di tempo tende, seppur leggermente, verso i lusitani, che giocano gli ultimi minuti in superiorità numerica a causa del doppio giallo che Kuipers rifila ad un Vermaelen goffo nell’atterrare Silva e scellerato nel condannare i suoi ad un secondo tempo diverso da quanto previsto dopo lo 0-1.

La seconda frazione inizia infatti malissimo per la Roma, troppo schiacciata da un Porto che, già al 48’, potrebbe pareggiare con Lopez se non fosse per un fuorigioco fischiato da Kuipers all’ex giocatore dell’Atletico Madrid. I lusitani comunque attaccano furiosamente, consci dell’importante peso specifico della prima fase di una frazione difficilissima per gli uomini di Spalletti. Al 53’ buon tiro di Pereira fuori, un minuto dopo stesso spartito per un’idea di Otavio. Dopo un monologo di casa, si rivede finalmente la Roma con Nainggolan, il cui tiro non impensierisce minimamente Iker Casillas. E’ però un lampo isolato: il Porto gioca bene e l’uomo in più non fa che accentuare un modo di palleggiare ordinato e puntuale. La Roma regge comunque l’urto anche e soprattutto grazie ai suoi uomini più coraggiosi, i vari Florenzi, De Rossi e Strootman sempre pronti al contrasto pur di evitare sanguinolenti contropiedi. L’impegno di tali gladiatori serve però solo a procrastinare, per poco, un pareggio che giunge puntuale al 61’ e da calcio di rigore. Autore del fallo, un ingenuo tocco di mano, Emerson Palmieri, subentrato a Perotti per tappare il buco lasciato da Vermaelen.

Davvero scellerata, dunque, la serata degli interpreti difensivi giallorossi, autori di una prestazione praticamente insufficiente. Sul dischetto realizza Silva, perfetto nello spiazzare un Alisson in questo caso davvero incolpevole. La rete anima i padroni di casa, vicini al clamoroso 2-1 con un buon colpo di testa di Felipe bloccato senza problemi dal portiere brasiliano. Al 67’ ci prova, invece, il neo-entrato Layun, nessun pericolo però per la lupa. La trama della seconda porzione di tempo non cambia, registrando un Porto sempre in palla ed una Roma brava a reggere l’urto ma davvero inconcludente in fase offensiva. I padroni di casa sventano infatti ogni tentativo avversario, non riuscendo però a scardinare la difesa di un collettivo, quale quello giallorosso, disposto addirittura a cinque negli ultimi dieci giri d’orologio. All’81’ ancora Porto pericoloso, il colpo di testa di Otavio è però poco incisivo. Non vi sono altre emozioni: la Roma regge fino al 94’ portandosi così a casa un 1-1 preziosissimo in vista dell’infuocato match di ritorno.

Una Roma combattiva, ordinata e smorzata dagli errori dei singoli. Il collettivo di Spalletti, infatti, ha dato l’impressione di dominare la gara fino alla scelleratezza di Vermaelen, che ha inevitabilmente modificato le sorti dell’incontro. Buona partita anche per il Porto, un “undici” che gioca bene e quasi a memoria, anche se apparso abbastanza spuntato in questo turno di qualificazione. I lusitani avrebbero dovuto infatti sfruttare meglio le molte occasioni avute, create soprattutto grazie ad un Alisson totalmente insufficiente e ad una difesa giallorossa, Vermaelen su tutti, bocciata. Ritorno dunque ancora incerto, ma Roma che, a parità di uomini, appare più forte. Migliore in campo per i padroni di casa, Otavio. Per gli ospiti in evidenza Salah.