Champions League -  A Leverkusen Bayer e CSKA per dare continuità alle ultime stagioni

Alla BayArena di Leverkusen andrà in scena Bayer Leverkusen-CSKA Mosca, agli ordini dell'italiano Daniele Orsato. La gara sarà valida per il gruppo E. Entrambe le squadre sono partecipanti abituali della Champions nelle ultime stagioni, e in un girone combattutissimo puntano ad un salto di qualità verso la fase ad eliminazione diretta.

Champions League -  A Leverkusen Bayer e CSKA per dare continuità alle ultime stagioni
Champions League -  A Leverkusen Bayer e CSKA per dare continuità alle ultime stagioni
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Di Stefano Fontana

E' tornata la nostra cara, vecchia, amata Champions League. Dopo la prima giornata con le goleade di Barcellona e Bayern e la buona vittoria esterna del Napoli, anche il mercoledì offre i suoi interessanti spunti di riflessione. Uno di questi è senz'altro lo scontro tra due squadre che, pur non avendo raggiunto mai grandissimi risultati, sono oramai da anni presenze piuttosto stabili nella massima competizione europea per club. Alla BayArena di Leverkusen, infatti, andrà in scena Bayer Leverkusen-CSKA Mosca, agli ordini dell'italiano Daniele Orsato. La gara sarà valida per il gruppo E, di cui in contemporanea andrà in scena anche Tottenham-Monaco.

Dopo l'ottimo terzo posto dello scorso anno in Bundesliga, il Leverkusen di Roger Schmidt - sulla panchina dall'estate del 2014 - punta a fare bella figura davanti a tutte le grandi del calcio europeo: negli ultimi sei anni, le aspirine si sono qualificate quattro volte per la Champions, centrando per tre di queste gli ottavi di finale.

L'inizio di stagione in quel di Leverkusen è stato monopolizzato da lui: Joel Pohjanpalo, 22enne finlandese arrivato quest'anno dal Dusseldorf, ha segnato tutti i quattro gol della sua squadra nelle prime due partite di Bundes. Dopo la sconfitta di Moenchengladbach (2-1), infatti, il Bayer ha trionfato in un match al cardiopalma contro l'Amburgo alla BayArena, con il giovane talento di scuola HJK Helsinki a segnare due delle sue tre reti personali nei minuti di recupero per il 3-1 finale.

Per quanto riguarda il CSKA Mosca, anche i russi hanno una buona storia recente in Europa: tre qualificazioni nelle ultime cinque stagioni, ma la qualificaione alla fase finale manca dal 2012, quando a guidare la banda erano Seydou Doumbia e Keisuke Honda, entrambi poi transitati dalla nostra Serie A.

Lo scorso anno, i rossi di Mosca hanno centrato la vittoria del terzo titolo nelle ultime quattro stagioni, tutte con Leonid Sluckij in panchina, nonché il sesto della storia del club. Dopo sei partite, ora, il CSKA è secondo nella Premier russa, in cui però non perdono una partita dal 3 aprile, in trasferta contro lo Zenit: si tratta di quattordici risultati utili a cavallo delle due stagioni.

Le ultime dal campo
Nel 4-4-2 di Schmidt potrebbe esserci una maglia da titolare proprio per Pohjanpalo, accanto al solito Chicharito Hernandez. Oltre a Bellarabi e Yarchenko, probabilmente il tecnico tedesco sarà costretto a rinunciare anche a Volland, che ha problemi alla mano, ed a Kruse, fermato da sintomi influenzali. Calhanoglu e Mehmedi dovrebbero essere i due esterni accanto a Bender e Kampfl, ma attenzione a Brandt che insidia il posto sulla fascia destra.

Bayer Leverkusen (4-4-2): Leno; Jedvaj, Torpak, Tah, Wendell; Calhanoglu, Bender, Kampl, Mehmedi; Chicharito, Pohjanpalo. All. Schmidt

Meno indisponibili per il CSKA di Sluckij, che ha a disposizione tutti tranne il lettone Cauna, k.o. per una distorsione alla caviglia. Solito 4-2-3-1 dei russi, che con ogni probabilità punteranno sull'arsenale offensivo di Tosic, Eremenko e Golovin in supporto a Lacina Traoré.

CSKA Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Berezutski, Ignashevich, Schennikov; Dzagoev, Wernbloom; Tosic, Eremenko, Golovin; Traore. All. Sluckij

I precedenti
Primo incontro in assoluto tra e due squadre, ma i russi non hanno mai vinto nelle otto partite giocate in Germania, mentre il Leverkusen è imbattuto in Europa addirittura dal 2014.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.