Impresa del Monaco, che trova i primi tre punti a Wembley ai danni del più quotato Tottenham. Decisivo l'ottimo avvio dell'undici ospite, con le segnature di Bernardo Silva e Lemar. Alderweireld accorcia a ridosso dell’intervallo, mentre nel secondo tempo il Tottenham alza la pressione, ma i francesi riescono a disinnescare tutti i pericoli e a limitare al massimo Kane, strappando una fondamentale vittoria in ottica qualificazione.

Pochettino si affida al suo 4-2-3-1, con Alli arretrato in mediana a duettare con Dier, mentre Son e Lamela supportano Eriksen sulla trequarti, dietro a Kane. Sulla fascia sinistra Davies al posto dell’infortunato Rose, mentre sul lato destro troviamo Walker, con la collaudata coppia centrale Vertonghen e Alderweireld ad offrire copertura davanti alla porta di Lloris.

Modulo speculare per i transalpini, che annoverano tra le proprie fila Radamel Falcao come punta, coadiuvato da Dirar, Moutinho e Bernardo Silva, mentre Bakayoko e Fabinho sono arroccati davanti alla difesa. Retroguardia a quattro, formata dal duo centrale Glik e Jemerson, affiancati dall’italiano Raggi a destra e da Sidibè sull’out opposto. In porta Subasic.

All’esordio a Wembley, gli Hotspurs partono con il piglio giusto, particolarmente attivi sull’out destro, dove Walker dialoga a più riprese con Kane. Al decimo minuto, la prima grande occasione della partita, con Son che tira a colpo sicuro a rete, a Subasic battuto, ma Raggi salva sulla linea, mentre Kane impegna il numero uno monegasco al quarto d’ora. Al sedicesimo minuto cala il silenzio tra gli ottantacinquemila presenti a Wembley: Bernardo Silva vince il duello personale con Lamela ai trenta metri, punta l’area e trafigge Lloris con un grazioso mancino a giro. Gli inglesi provano ad imbastire una reazione, con Kane che duella contro Glik, ma i monegaschi si dimostrano impeccabili in fase difensiva, mentre Lemar firma il due a zero alla mezz’ora di gioco, insaccando di potenza un rimpallo nell’area piccola. Il Tottenham accusa il colpo e diventa inerme di fronte all’energia degli ospiti, rischiando di capitolare su un colpo di testa di Glik, terminato a fil di palo. In pieno recupero, il Tottenham dimezza lo scarto, con Alderweireld, abile nel trovare la rete con un potente colpo di testa su un corner di Eriksen.

Nella ripresa, il Tottenham entra in campo decisamente agguerito, grazie all’ingresso di Dembelè, che rende molto più fluida la manovra a centrocampo e sono i londinesi ad aggredire i monegaschi nella loro trequarti. Pur surclassando gli ospiti nel possesso palla, il Tottenham non riesce a trovare gli spazi giusti per inserirsi e  trovare il pari, così Pochettino rimpolpa l’attacco con Janssen, affiancato a Kane, sostituendo un Lamela mai in partita. Al minuto 79’, Kane ha una grossa opportunità in area, ma Subasic non si fa sorprendere e blocca a presa sicura il bolide centrale della punta britannica. Il catenaccio degli ospiti è efficace contro le bocche da fuoco del Tottenham, che non riescono ad imprimere la loro identità spiccatamente offensiva e a dettare i loro ritmi. Alli tenta la mossa della disperazione, con una percussione da fuori area, ma la palla muore sul fondo e con essa le speranze di rimonta del Tottenham. Il Monaco regge gli ultimi assalti e riesce a proteggere la sfera, riuscendo ad espugnare Wembley, dopo un’ora di assedio, trionfando con il punteggio di due a uno.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.