Un pareggio beffardo da riscattare, una situazione in classifica non esattamente come alla vigilia del primo turno ci si poteva aspettare. Tuttavia il Rui Vitoria che si è presentato quest'oggi nel ventre del San Paolo per presentare la sfida del suo Benfica contro il Napoli di domani, non è affatto preoccupato in vista del match. Schietto e sicuro dei propri mezzi, l'allenatore dei lusitani ha preso posto in conferenza con Julio Cesar, che si gioca un posto da titolare con l'altro portiere presente in rosa, Paulo Lopes. 

L'analisi del tecnico dei portoghesi inizia ovviamente dalla qualità dell'avversario di domani, oltre a guardare anche al fattore ambientale non di meno importante: "Il Napoli è una buona squadra difficile da affrontare, sarà una partita difficile ma noi non cambieremo la nostra filosofia di gioco. E' una squadra che mi piace, ha un'identità di gioco veramente ottima. Ha un modo di giocare molto dinamico, un 4-3-3 molto versatile e fa un pressing asfissiante che rende la vita difficile. E' una squadra che mi piace vedere giocare. Dobbiamo focalizzarci sulle nostre qualità, dovremo essere concentrati. Alla fine sarà la squadra che farà meno errori a portare il risultato a casa. Lo stadio? Siamo abituati, anche il nostro è uno stadio pieno che ci fornisce grande intensità. Siamo coscenti del fatto che affronteremo un ambiente ostile, ma queste gare sono un'opportunuità. Domani saremo noi ospiti del Napoli ma poi sarà il Napoli a venire a Lisbona, è la vita delle grandi squadre".

Al di là dell'avversario, ciò che maggiormente preme a Rui Vitoria è l'atteggiamento che la sua squadra mostrerà al San Paolo. Diversi sono i modi in cui può giocare la sua squadra, ma è la mentalità quella che interessa al tecnico: "Si abbiamo giocato con varie squadre, varie assetti e varie medie età. Ma noi abbianmo vinto con squadre giovani o meno giovani, io scelgoi giocatori in base a quello che mi possono dare nell'applicare la nostra idea di gioco, indipendenetemente dall'età. Io guardo a quello che mi possono portare in termini di qualità. Con il Napoli dovremo essere determinati, ma so di avere una squadra che applica le mie idee, inoltre noi giochiamo sempre con grandissima motivazione".

Infine, dando uno sguardo ai rivali, attenzione particolare a Milik ed Hamsik, oltre alle palle inattive: "Si, sono due grandi giocatori ma il Napoli ha un collettivo importante e sarebbe riduttivo parlare solo di questi due giocatori. Ha una difesa che sa giocare alta ed un portiere che sa giocare con i piedi, difficile trovare dei punti deboli. Dovremo stare attenti, è difficile affrontare questa squadra. Sono preoccupato ma come altre cose, noi staremo attenrti su vari livelli perchè vogliamo stare attenti su tutte le novità che potrebbe portare il Napoli, dovremo stare attenti ad ogni novità che potrebbe portare il Napoli".

Julio Cesar, ex portiere dell'Inter, ora al Benfica - Foto Getty Images
Julio Cesar, ex portiere dell'Inter, ora al Benfica - Foto Getty Images

L'analisi della sfida contro il Braga qui

In compagnia di Rui Vitoria, in conferenza, c'era Julio Cesar, vecchia conoscenza del calcio italiano che ha così parlato della sfida e dell'ambiente che attende i lusitani: "Conosco questo stadio, non ho avuto modo di parlarne con i miei compagni e dei momento felici che ho passato qui. I ricordi non sono dei migliori, ma domani possiamo vincere e sarebbe la mia prima vittoria al San Paolo. Ma anche i più giovani hanno esperienza, sanno cosa ci vuole per vincere. Il mister ha preparato bene la gara. Sono qui perchè conosco l'italiano, non perché giocherò. Domani sarà un altro giorno".

Inoltre, il brasiliano si è soffermato sul passaggio al Napoli che prima del mondiale brasiliano sembrava cosa fatta, oltre a commentare l'alternanza tra i pali in questa stagione: "E' la prima volta che vivo una situazione del scelta, il Benfica ha tre portieri di qualità. Io mi preparo con Paulo Lopes, gioca chi sta meglio. La scelta sarà sempre la migliore. Napoli? E' vero, prima del Mondiale abbiamo parlato di venire qui. Però, sinceramente, non siamo arrivati all'accordo sull'ingaggio. Per questo non abbiamo chiuso l'affare".