Napoli troppo in forma o Benfica disastroso? La sentenza ai posteri, ma intanto i partenopei schiantano i lusitani con un netto 4-2, prendendo tre punti pesanti per le sorti del girone e mettendo in seria difficoltà i portoghesi, fermi ad un punto solo in classifica. Peccato solo per il grosso calo di attenzione finale degli azzurri, che, dopo aver dilagato in lungo e in largo, permettono agli avversari di alleggerire il passivo.

Formazione Napoli (4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Hamsik, Jorginho, Allan, Callejon, Milik, Mertens.

Formazione Benfica (4-4-2): Julio Cesar, Almeida, Lisandro Lopez, Lindelof, Grimaldo, Semedo, Horta, Fejsa, Pizzi, Carrillo, Mitroglu.

Il Napoli parte fortissimo, rendendosi pericoloso già dopo pochi secondi con un lancio di Ghoulam, Milik però non riesce a concludere al meglio, consentendo una parata semplice a Julio Cesar. È però il Benfica ad iniziare con maggior convinzione, al 5' Reina non riesce a smanacciare un cross di Semedo, ci pensa Allan ad evitare per un soffio ulteriori danni. All'11' il portiere azzurro invece si rende protagonista. Grimaldo crossa in area e pesca Mitroglu che tira in girata, ma Reina con un bel tuffo alla sua sinistra devia il pallone. Nell'occasione si infortuna Albiol, che viene sostituito da Maksimovic, al suo esordio in azzurro. I partenopei, prima intimoriti dalle scorribande lusitane, iniziano a prendere coraggio. Al 19' Mertens mette un bel cross dalla trequarti per il perfetto inserimento di Callejon in area, solo un intervento alla disperata di Grimaldo impedisce all'ex Real di mettere in rete. È però il preludio al gol. Sul successivo corner infatti Hamsik trova una girata di testa perfetta sul primo palo, beffando sia i difensori che Julio Cesar (1-0). Con un gol di vantaggio la squadra di Sarri inizia ad amministrare, forte di un Benfica che sembra saper colpire solo con trame partircolarmente fitte di gioco. Al 30' Jorginho disegna una bel cross rasoterra su punizione, ma Milik sfiora soltanto il pallone, mancando l'appuntamento col gol. Due minuti dopo è Hamsik a farsi notare, sovrapposizione con Callejon sulla destra e tiro che sbatte a lato della porta. L'ultimo quarto d'ora scivola via senza ulteriori sussulti, con i partenopei sopra di una rete.

All'inizio del secondo tempo il Benfica abbozza una reazione, ma l'unica cosa che riesce a combinare è un tiro di Lindelof che finisce direttamente in curva. Il Napoli invece al 50' chiude virtualmente i giochi. Lisandro Lopez stende Mertens, che era partito in progressione, al limite dell'area. Chiede il rigore il belga, ma non è necessario. Lui stesso infatti calcia la punizione e progetta una parabola che finisce direttamente nel sacco, pietrificato Julio Cesar (2-0). Lusitani che dopo il doppio svantaggio vanno completamente nel pallone. Al 52' un tiro di Allan viene deviato e finisce tra i piedi di Callejon, il quale viene atterrato dal portiere avversario. Rigore e finalizzazione perfetta di Milik (3-0). Infortunio anche per il Benfica, al 56' Horta è costretto ad uscire. Al 58' Callejon mette in mezzo, Julio Cesar in uscita manca clamorosamente il pallone e allora Mertens non si fa pregare e scarta l'anticipato regalo di Natale dell'ex Inter appoggiando in rete (4-0). Addirittura al 62' i partenopei potrebbero ulteriormente far male, ma Milik spara alto un tiro a porta sguarnita, dopo che Julio Cesar aveva respinto il pallone proprio sui suoi piedi. Gli uomini di Sarri, visto l'ormai largo vantaggio, abbassano l'attenzione e il Benfica ne approfitta. Al 71' Jorginho passa il pallone all'indietro con eccessiva sufficienza, Maksimovic non ci arriva, ma Guedes sì, prende palla, salta Reina e insacca (4-1). Sarri si infuria con i suoi, certi errori infatti non andrebbero commessi, anche se con quattro reti di vantaggio. Napoli che si mette a scherzare col fuoco nel finale di gara, all'85' infatti Salvio riceve una palla alta in area, Ghoulam è troppo lento e non riesce a marcarlo, consentendogli di insaccare il 4-2. La stanchezza poi impedisce alle due compagini di creare altre azioni degne di nota, il match finisce dunque 4-2.

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.