Gara a due facce, uno zero a zero tra il Bayer Leverkusen e Tottenham Hotspurs che non rende giustizia ad una partita tutto sommato scoppiettante. Nel primo tempo gli Hotspurs vanno vicinissimi al gol a più riprese, mentre la ripresa è tutta delle Aspirine, che ingaggiano un infinito duello contro Lloris, ma il portierone francese è sublime e salva il risultato. Un pari che non fa felice nessuno, ma i londinesi vedono il bicchiere mezzo pieno, in virtù del contemporaneo pareggio tra CSKA Mosca e Monaco, che permette al Tottenham di restare sulla scia dei francesi. Insegue il Bayer con tre punti, uno in meno del Tottenham, mentre il CSKA è fermo a quota due punti, certificando l’assoluto equilibrio del girone E al giro di boa.

Le Aspirine si dispongono nel classico 4-4-2, con Bender dirottato nell’out destro, di supporto ai centrali Tah e Toprak, mentre Henrics copre la fascia opposta. Kampl al centro della mediana, affiancato da Aranguiz, mentre Calhanoglu e Mehmedi giocano esterni, dietro alle punte Chicharito Hernandez e Kiessling. Confermato tra i pali Leno.

Pochettino deve far fronte a diverse assenze e conferma il 4-1-4-1 visto contro il WBA sabato scorso, con Victor Wanyama in solitaria davanti al duo centrale Vertonghen e Dier, mentre i terzini Trippier e Rose completano il pacchetto arretrato, con l’imprescindibile Lloris in porta. Alli ed Eriksen guidano la trequarti, con Son e Lamela esterni alti, di supporto da Janssen, unica punta.

Avvio di gara equilibrato, con le due squadre che fanno affidamento su un gioco rapido, fatto di pressing e ripartenze, nonostante la pioggia, che rallenta la fluidità di manovra offensiva. I primi squilli partono dai piedi di Kampl, che trova Bender in posizione favorevole, ma non riesce a controllare la sfera in area, mentre Lloris rischia grosso sbagliando un disimpegno al settimo minuto di gioco. Gli Hotspur non restano a guardare, alzando le marce, gonfiando la rete al decimo minuto, con Janssen che insacca, ma per Cakir è fuorigioco e il gioco prosegue sullo zero a zero. Il Tottenham appare meno timido e inizia a macinare gioco, seppur con qualche difficoltà, ingaggiando un duello contro Leno, bravo a sventare tre occasioni da gol con le sue uscite. Al 26’, grossa chance per i londinesi: Wanyama imbecca Trippier a destra, che lancia in area, trovando Alli, ma il giovane inglese manda fuori di testa da posizione ravvicinata, lasciando un sospiro di sollievo ai trentamila presenti al BayArena. Minuto 38’ i ragazzi di Pochettino causano non uno, non due ma tre infarti ai tifosi avversari: dapprima Son serva Alli per un tiro comodo dal limite, ma si fa murare in extremis da Toprak, mentre Janssen trova la ribattuta e scaglia di testa sulla traversa, con la palla che atterra ai piedi di Lamela, che in acrobazia si fa negare un gol fatto da Leno, con l’aiuto della traversa. Quattro minuti dopo, la punta olandese degli Spurs entra pericolosamente in area dalla sinistra, ma la palla muore sul fondo opposto. Gli ultimi minuti scorrono inesorabili, fino al duplice fischio, sullo zero a zero.

Nella ripresa, è un Bayer più convinto, che va vicinissimo al vantaggio, con Chicharito, ma Lloris si immola salvando la palla sulla linea, di fronte alle proteste dei teutonici, ma la goal line technology dà ragione al numero uno francese. Il Tottenham soffre l’intensità dei padroni di casa, e si ritrova costretto ad arroccarsi nella propria trequarti: al 57’, Lloris salva in acrobazia una punizione pericolosa di Aranguiz, mentre Rose salva due volte da distanza ravvicinatissima. Altra gran parata del solito Lloris, che si allunga sulla sua destra per mandare in angolo la percussione di Mehmedi, mentre al 67’ è di nuovo il portiere degli Spurs a negare per altre due volte la gioia del gol ai tedeschi, bloccando un tiro velenoso di Kiessling in area e la conclusione di testa di Toprak. I ragazzi di Pochettino escono dal guscio, con Eriksen attivo sulla destra, ma non riesce a trovare i compagni, ma la grande occasione è di Kiessling, che manda clamorosamente a lato un bel lancio di Kampl, a mezzo metro dalla linea, anticipando Lloris. I Lilywhites riescono ad amministrare il possesso, cercando di salvare il pari, chiudendo la partita a reti bianche.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.