L'attuale edizione della Champions League sta per entrare nel vivo. Nonostante manchi ancora molto tempo alla fine della competizione, si iniziano già a studiare e analizzare le prime novità che verranno instaurate a partire dal 2018-19, cambiamenti che porteranno qualche nota positiva anche per l'Italia. Venerdì a Nyon, in occasione dei sorteggi, la UEFA comunicherà i nuovi dettagli che verranno apportati alla competizione. 

La Champions League del 2018-19 partirà con quattro squadre sicure per le prime quattro nazioni del ranking, tra le quali anche l'Italia. Questa nuova e probabile regola, però, ha infastidito Premier League Liga, intimorite dal fatto che gli investimenti possano diminuire. Dalla loro parte si schierano anche i club con un bacino di competitività meno importante, che rischierebbero di essere tagliati fuori dal calcio che conta. I grandi club hanno usato la "minaccia" della Superlega, ma gli attuali gironi di Champions dimostrano che bisogna cambiare. Questa nuova corrente è stata approvata, e in base al ranking nel 2018 dovrebbero esserci 4 squadre provenienti da Italia, Inghilterra, Spagna Germania, 2 da Francia Russia, 1 per Portogallo, Ucraina, Belgio Turchia. Le squadre vincitrici di Europa League e Champions, più 4 dai playoff per campioni e 2 dai playoff per "non" campioni. 

L'UEFA, inoltre, ha stabilito anche le somme di denaro che saranno versate. Il montepremi annuale sarà di circa 3 miliardi di euro, ai club 2.4, suddivisi in quattro settori: 15% market pool, 30% partecipazione, 25% risultati stagionali, 25% ranking storico, più nuove istruzioni e criteri per l'accesso all'Europa League. 

Tutto ciò, ovviamente, nasconde delle insidie per l'Italia. E' vero che tra un paio d'anni i primi quattro posti saranno validi per la Champions, ma attenzione, però, perchè questo non è un diritto permanente. Tutto dipende dal ranking, classifica che quest'anno non sorride al nostro paese. Se Francia e Russia ci sorpasseranno, scenderemo al quinto posto, il quale significherebbe perdere due squadre.