Gara pirotecnica quella della BayArena di Leverkusen: valanga di reti (anche se non come a Manchester) tra Bayer e Atletico Madrid. Al triplice fischio di William Collum, però, a sorridere sono gli spagnoli: 4-2 firmato da un gol a testa di Saùl, Griezmann, Gameiro e Fernando Torres, a fronte della rete di Bellarabi per il momentaneo 1-2 e dell'autogol di Savic che sembrava aver riaperto il discorso qualificazione sul 2-3. A meno di miracoli, quindi, Simeone vede all'orizzonte i quarti di finale, dopo aver vissuto un'altalena di emozioni degna delle migliori serate di grande calcio internazionale. El Cholo, parlando ai microfoni del post partita, ha analizzato l'approccio tattico al match, non nascondendo la soddisfazione per un risultato che lascia pochissimo spazio alle speranze del Bayer. "Prima del match abbiamo pensato che, se li avessimo attaccati sulla nostra corsia di sinistra, i loro difensori che tendono a prediligere il piede destro avrebbero potuto incontrare difficoltà: è esattamente ciò che abbiamo fatto. Il Leverkusen è tornato in partita nel secondo tempo, ma complessivamente è una serata molto soddisfacente per noi".
Con il suo solito atteggiamento, però, il tecnico argentino ha parlato anche delle tante possibilità mancate nel finale, che avrebbero potuto allargere ancora di più il parziale: "È importante avere convinzione quando si gioca fuori casa, e penso che ne abbiamo avuta in abbondanza. Avremmo potuto vincere con un margine più ampio, ma il loro portiere ha compiuto due grande interventi su Griezmann". Nel finale, una carezza virtuale anche per i suoi attaccanti, stasera in assoluto stato di grazia: "Kevin Gameiro ha giocato la miglior partita da quando è con noi, anche Griezmann ha fatto molto bene: posso tornare a Madrid con un grande sorriso sulle labbra".

Leggermente diverso il punto di vista di Antoine Griezmann; nonostante il risultato, il francese ha parlato di un match tutt'altro che facile, invitando a non sottovalutare neanche la gara di ritorno. Quella di stasera però è stata una partita speciale per il talentino di scuola Real Sociedad: il tredicesimo gol europeo lo ha portato in testa alla classifica all-time dei Colchoneros, scalzando una leggenda come Luis Aragones. "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Volevamo vincere, l'abbiamo fatto e il ritorno sarà complicato come stasera. Sono fiero di essere entrato nella storia dell'Atlético  con il mio gol e spero di poter continuare a fare la storia qui. I nostri avversari hanno pressato e ci hanno reso la vita difficile, ma i cambi dell'allenatore ci hanno aiutato a vincere questa partita. Ora giocheremo una grande partita davanti ai nostri tifosi".

Dall'altro lato, però, c'è la medaglia che vede le aspirine sconfitte, in una partita spesso in bilico e che più di una volta è sembrata poter girare a favore dei tedeschi. Nel post partita, ai microfoni dei media internazionali si è presentato uno dei talenti più rappresentativi della squadra di Roger Schmidt, Karim Bellarabi. Il centrocampista tedesco di origini marocchine ha tributato il giusto omaggio alla bravura dell'avversario, senza però chiudere definitivamente la porta alle speranze di passaggio del turno: "Abbiamo creduto di poter riprendere il risultato, ma bisogna ammettere che l'Atlético ha meritato la vittoria. Non siamo stati in partita nel primo tempo: successivamente abbiamo avuto qualche occasione da gol in più, ma è stato un match difficile per noi. Non siamo in una buona situazione, ma ci proveremo: nonostante ciò, sappiamo che sarà complicato". A riguardo è intervenuto anche uno sconsolato Omer Toprak, stasera in campo con la fascia da capitano. Anche per il turco, il passo falso più grande è stato nell'approccio alla partita ed in generale nell'assetto difensivo del primo tempo, che ha lasciato al Madrid lo spazio per rendersi pericoloso e colpire spostando l'equilibrio della gara: "Nel primo tempo abbiamo giocato davvero male, di fatto abbiamo invitato l'Atlético a segnare. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, ma il risultato è negativo".

Dello stesso avviso anche il tecnico Schmidt, che ha bacchettato la prima frazione dei suoi salvo poi rendere omaggio al doppio tentativo di rimonta. Nonostante la forza degli avversari, secondo l'allenatore tedesco le aspirine avrebbero potuto ambire ad un risultato più favorevole: "È stata una serata molto complicata per noi. È facile intuire come l'Atlético sia stato in grado di raggiungere due finali nelle ultime tre stagioni. Non abbiamo cominciato bene: sapevamo delle loro abilità in contropiede, ma abbiamo concesso due gol nel primo tempo. In ogni caso, sono fiero della nostra reazione nella ripresa. Abbiamo avuto anche l'occasione di segnare il 3-3, ma non è andata a buon fine. Non abbiamo messo in campo il tipo di prestazione del quale siamo capaci". 

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.