Preziosissima, preziosissima vittoria del Manchester City di Pep Guardiola al San Paolo contro il Napoli, nella quarta giornata di Champions League. Partita combattuta, con i ragazzi di Sarri a passare in vantaggio con una magia di Insigne, prima del ribaltone a cavallo dell'intervallo firmato da Otamendi e Stones. Il rigore di Jorginho sembra ridare speranza agli azzurri, ma il contropiede ospite la chiude: a firmarla sono Sané e Sterling, a tempo scaduto. Qualificazione che si complica tantissimo ora per il Napoli, costretto a vincere contro Shakhtar e Feyenord per poter sperare di giocarsela con gli ucraini per il secondo posto.

Formazioni piuttosto simili in campo a Fuorigrotta: 4-3-3 classico di Maurizio Sarri, che schiera Raul Albiol e Koulibaly davanti a Pepe Reina. Hysaj e Ghoulam sono i due terzini, mentre il classico tris Jorginho-Allan-Hamsik forma la cerniera di centrocampo. Davanti, Mertens è il falso nueve, Insigne e Callejon le due ali.
Dall’altra parte, Stones e Otamendi sono gli alfieri al servizio di Ederson, mentre Danilo e Delph occupano le fasce. In mezzo, la novità vera e propria è Ilkay Gundogan, che torna in campo dal primo minuto assieme a Fernandinho e Kevin De Bruyne. Per quanto riguarda gli attaccanti, riposano i due Silva, la scelta cade su Sané, Aguero e Sterling.

Inizio di gara favorevole al Napoli: la banda terribile di Sarri pressa alta e, nonostante il City provi comunque a giocare palla a terra, monopolizza il primo quarto d’ora. A concludere sono prima Insigne a giro, lontano dall’incrocio, poi Hamsik dai venticinque metri dopo una galoppata e Mertens, liberato proprio dal suo capitano in area. In tutti e tre i casi, agli azzurri manca la cattiveria giusta per siglare il vantaggio.

È solo questione di tempo però: troppo brillante, nello stretto, il gioco dei padroni di casa per non far male. Insigne controlla sulla fascia, si appoggia a Mertens che da centravanti puro gliela restituisce, di prima, con l’esterno. A quel punto il 24 si ritrova sulla sua mattonella, in area, e con il destro non può sbagliare: tocco delicato che batte l’uscita di Ederson e fa letteralmente esplodere il San Paolo.
Una piccola tegola arriva poco prima della mezz’ora per i padroni di casa: Faouzi Ghoulam, pedina d’oro dello scacchiere di Sarri, si ferma per una botta al ginocchio destro ed è costretto ad uscire, lasciando il posto a Christian Maggio. Proprio qui arriva la prima, clamorosa occasione per il City: un super-dribbling di Aguero libera un contropiede 4vs3: giocano benissimo i ragazzi di Guardiola, la palla torna sul piede dell’ex-Atletico che calcia un rigore in movimento. Koulibaly è bravo ad opporsi e mettere in corner. Dalla bandierina, però, nasce il pari: De Bruyne batte su Gundogan che pennella lungo. Otamendi svetta più in alto di tutti, inzucca sul palo più vicino e fa 1-1. Il match si immette dunque sui binari dell’equilibrio, con entrambe le formazioni attente a non lasciare spazi in profondità, e la prima frazione si chiude in parità.

Il secondo tempo, però, si apre con una doccia fredda per i partenopei: il City attacca con convinzione e sul secondo corner consecutivo, pennellato da Sané, è Stones ad alzarsi con lo stacco sul primo palo. Grande impatto, la sfera tocca la traversa e rimbalza appena oltre la linea di porta: un attimo di esitazione per Brych che però poi, aiutato dalla goal line technology, indica il centro del campo: è 2-1, terzo gol in quattro partite per il centrale inglese. Il Napoli, smaltita la delusione, reagisce subito, e lo fa con il suo uomo più rappresentativo: ancora Lorenzo Insigne a provare, rientrando verso il centro del campo, il destro secco. Splendida la finta per far sedere Danilo, ma la traversa respinge la conclusione. La pressione, comunque, continua e porta i frutti sperati all’ora di gioco: sugli sviluppi di un corner la palla rimane vacante in area, Albiol è il più lesto di tutti ad arrivarci e viene steso. L’arbitro non ha dubbi, è rigore. Sul dischetto va Jorginho, freddo quanto basta per spiazzare Ederson ed appoggiare comodamente in rete il 2-2. Il pubblico spinge ancora gli uomini di Sarri, e Callejon ha la clamorosa occasione per firmare il nuovo vantaggio: Insigne lo libera in area di rigore, lo spagnolo aggiusta il destro, ma l’uscita di Ederson devia la palla in angolo. La beffa arriva per il Napoli proprio sul corner: Hamsik perde una palla sanguinosa al limite dell’area, e gli inglesi riescono a ripartire rapidissimi con Leroy Sané. Albiol si oppone in qualche modo, ma la palla torna buona per Aguero che, tutto solo, non può sbagliare all’altezza del dischetto: palla nell’angolino, Reina battuto, secondo vantaggio del Manchester.

Stavolta sì, l’impatto psicologico della rete sui padroni di casa si fa sentire: i napoletani sembrano abbattuti, frustrati, e faticano a rimettere in campo tutta la grinta e l’energia che si era vista in precedenza. Ancora Sané, sfruttando una punizione guadagnata da Fernandinho, cerca il colpo del k.o., ma il suo sinistro morbido si spegne sopra la traversa.
Nel finale il Napoli ci prova, ma arrivano solo dei traversoni sparati in area senza successo. A tempo scaduto, proprio su un cross allontanato, il City trova anche il gol del definitivo 4-2: in contropiede De Bruyne ha tutto lo spazio del mondo per servire Raheem Sterling. Destro incrociato a battere Reina e festa grande degli Skyblues.