Vittoria doveva essere e vittoria è stata, senza alcun affanno. Dopo lo 0-7 dell’andata, il Liverpool rifila altri 3 goal al Maribor nel proprio stadio di Anfield e conquista la vetta del girone E di Champions League. Nonostante le numerose defezioni importanti come quelle di Coutinho e Lovren, oltre ai lungodegenti Manè e Lallana, i Reds pressano fin da subito gli ospiti e li schiacciano nella propria trequarti, senza però creare grossi pericoli, al di là di una traversa colpita da Firmino – su cui Jasmin Handanovic si esibisce in una ottima parata. Nella ripresa la musica cambia fin da subito: al 3’ è Mohamed Salah a sbloccare il risultato con un colpo al volo su assist di Alexander-Arnold dalla destra; passano altri 4 minuti ed è Milner ad avere sui piedi la palla del raddoppio su calcio di rigore, ma si fa ipnotizzare da Handanovic che respinge con l’aiuto del palo. Il Maribor non reagisce ed il Liverpool ne approfitta per chiudere i conti con Emre Can, bravissimo a duettare con Milner ed a piazzare in maniera precisa nell’angolo basso; i padroni di casa continuano a costruire fino al 90’, quando è Daniel Sturridge, entrato ad un quarto d’ora dalla fine, a siglare il definitivo 3-0 da distanza ravvicinata.

Grazie al contemporaneo successo del Siviglia ai danni dello Spartak Mosca, gli uomini di Jurgen Klopp si piazzano al comando del proprio raggruppamento, sfruttando al meglio il doppio turno favorevole contro la cenerentola del Gruppo E. A prendersi i titoli dei giornali sono gli autori dei primi due goal. Emre Can continua a fornire prestazioni di altissimo livello, dopo l’altalena della scorsa stagione: il tedesco probabilmente non rinnoverà per accasarsi alla Juventus la prossima estate, ma sta diventando l’uomo fondamentale del centrocampo Red a cui Klopp difficilmente potrà rinunciare. In avanti invece Momo Salah si sta rivelando un investimento azzeccatissimo: sono già 10 i goal stagionali in 16 presenze fra Premier League e Champions League ed oltre alle realizzazioni l’egiziano si prende sempre la responsabilità di aprire le partite con le sue giocate e le sue accelerazioni, soprattutto quando manca il cervello Coutinho.

Emre Can dopo il goal | www.twitter.com (@LFC)
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Bene anche Firmino – splendido il numero in occasione del rigore guadagnato – e la difesa, per la verità non molto sollecitata dagli avversari. Sufficiente anche il centrocampo – da valutare l’entità dell’infortunio occorso a Wijnaldum – mentre è da rivedere la prestazione di Alex Oxlade-Chamberlain: l’inglese, pagato 35 milioni di sterline ad agosto e strappato in extremis al Chelsea, ha giocato per la seconda volta in stagione i 90 minuti interi ed è apparso un po’ sottotono nel ruolo di ala mancina. Klopp a fine gara ha voluto comunque complimentarsi con lui per la prova - “Per noi è come dinamite. Dimostra la sua classe ogni volta che ne ha l’opportunità” - ma è chiaro che i tifosi si aspettano molto di più da lui.

Ora il Liverpool si gioca il suo destino nelle ultime due giornate: prima la trasferta in casa del Siviglia il 21 novembre, poi la gara conclusiva ad Anfield contro lo Spartak Mosca. Tre squadre per due posti, ed i Reds vogliono esserci.