"El Futbol se inventò per noches asi". E' questa la scritta che capeggia nella prima pagina del sito ufficiale del Siviglia e non potrebbe essere altrimenti visto ciò che è accaduto durante e dopo la sfida di Champions League contro il Liverpool. Grazie a queste notti e a queste emozioni possiamo avere la fortuna di scrivere qualcosa che va oltre il semplice gioco ed entra nel meccanismo della vita. Quella fatta di alti e bassi, di vittorie e sconfitte, ma soprattutto di storie che si mescolano. Ci sono delle notti difficili da raccontare perché è più bello viverle, essere partecipi di una storia che non ha tempo e che non ha confini. Però, alla fine, queste storie e queste partite bisogna raccontarle per non sentirsi vuoti per metà.

Al Sanchez Pizjuan si gioca Siviglia-Liverpool, incontro valevole per la quinta giornata del Girone E di Champions League. E' un vero e proprio spareggio al vertice visto che gli andalusi sono secondi con 7 punti, mentre gli inglesi guidano la classifica con una lunghezza di vantaggio. La partita si preannuncia spettacolare e i ventidue non deludono le attese giocando subito a ritmi alti con continui capovolgimenti di fronte. Le squadre sono lunghe, anche troppo per essere il primo quarto del primo tempo, e il Liverpool approfitta di due svarioni difensivi degli andalusi, su calcio d'angolo, per segnare due reti con Firmino e Manè. Il calcio è strano perché nel mezzo la squadra di Berizzo aveva sfiorato due volte il pari con Nolito e Ben Yedder, ma il palo e i centimetri si sono frapposti. 

Fonte foto: Sito ufficiale Siviglia
Fonte foto: Sito ufficiale Siviglia

La prima mezz'ora diventa incubo: Firmino fa doppietta e la squadra di Klopp allunga in maniera inesorabile e il primo tempo sembra chiudere le speranze di una epica rimonta. Quel "sembra" non chiude le porte, anzi, spalanca quelle degli spogliatoi ed è li che ogni scettico dovrebbe cambiare idea riguardo la sua teoria: "E' solo un gioco". I calciatori del Siviglia sono lì seduti, quasi svuotati dalle percussioni dei velocisti in rosso e aspettano tutti le sgridate del Toto Berizzo, uno che non le manda di certo a dire. Questa volta no, non c'è spazio per tirate d'orecchie e sgridate, ma c'è il tempo per la vita e per una frase: "Ragazzi, ho il cancro". No, non è una storia sdolcinata per cancellare il bianco del foglio, è la realtà e lo leggerete tra poco o forse l'avrete già visto ieri sera.

Le due compagini tornano in campo, i padroni di casa pressano come non hanno mai fatto nella prima frazione di gioco e nei primi dieci minuti segnano due gol grazie alla doppietta di Ben Yedder. La partita non rispetta più i canoni del primo tempo, il Siviglia è corto e compatto e non lascia più le praterie ai velocisti di Klopp, che sembrano pugili dopo un ko tecnico alla dodicesima ripresa. Il pubblico adesso ci crede e non può fare altrimenti, e quando il pubblico di Siviglia si scalda non c'è transenna o gambe che possano tenere. E' un canto collettivo che trasporta, è un canzone che non ha parole perché viene dal cuore. La lotta continua, i due allenatori cambiano le pedine, mentre il Liverpool si avvicina agli ottavi di finale.

Tra gli inglesi e la qualificazione c'è il recupero e un calcio d'angolo. Lì si torna all'intervallo e a quella frase che scuote tutti, una frase che ognuno non vorrebbe mai sentire e pronunciare, ma indietro non si può tornare. Ci sarà tempo per le pacche sulle spalle e per gli abbracci, ma ora c'è un angolo da battere, la palla giunge a Pizarro che la stoppa, quasi cade e col destro calcia. E' gol, 3-3. Il pubblico impazzisce solo come Siviglia sa fare, Pizarro si rialza e insieme ai suoi compagni corre verso la panchina indicando lui: il Toto Berizzo. In quel momento solo i giocatori e lo staff conoscono l'importanza di quell'abbraccio, mentre tutto lo stadio sta esultando per una rimonta epica. Finisce col 3-3, con il Liverpool ancora primo a nove punti e il Siviglia ancora secondo con otto, ma ad un passo dalla qualificazione.

Fonte foto: Sito ufficiale Siviglia
Fonte foto: Sito ufficiale Siviglia

Dalla gioia allo shock, appunto, perché questa mattina è arrivato il comunicato del club andaluso circa la salute dell'ex tecnico del Celta Vigo. Questo quanto scritto dal Siviglia: "A Eduardo Berizzo è stato diagnosticato un adenocarcinoma (un tumore maligno) della prostata. Gli esami permetteranno di decidere i passi da seguire per il trattamento. Il Siviglia vuole mostrare pieno supporto al proprio allenatore in questo momento e gli augura una pronta guarigione". Adesso c'è una partita più importante da vincere, una rimonta da compiere. Buona fortuna, Toto. 

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About the author
Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1