Nel girone G resta da emettere un ultimo verdetto. Il Besiktas - 11 punti in 5 partite - è certo del passaggio agli ottavi, come della prima posizione nel raggruppamento. Il Monaco - ultimo a quota 2 - è eliminato e non può nemmeno puntare al salvagente dell'Europa League. Porto e Lipsia si giocano quindi il secondo biglietto a disposizione per entrare tra le prime sedici d'Europa. Il Porto ospita nel rettangolo di casa il Monaco, il Lipsia attende invece in Germania il Besiktas. 

La classifica 

Il Porto guida - in coabitazione con lo Sporting - il campionato portoghese ed attraversa un ottimo momento di forma. La squadra di Conceicao non perde dal 17 ottobre - gara d'andata con il Lipsia. Da allora, cinque vittorie consecutive e di recente tre pari, ultimo in ordine di tempo con il Benfica. Il Porto ha il vantaggio nello scontro diretto con il Lipsia, con un successo può quindi sigillare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Ad eccezione dello squalificato Sergio Oliveira, il tecnico può disporre dell'intera rosa. Poche novità quindi, classico 4-4-2, con Marega e Aboubakar a comporre il tandem d'attacco. Corona e Brahimi sono gli esterni di centrocampo, D.Pereira regge l'urto monegasco, in compagnia di Herrera. Jose Sà difende i pali, linea a quattro dietro composta da R.Pereira, Felipe, Marcano e Alex Telles. 

Come detto, il Monaco ha poco da chiedere. Due pari, nessun successo, ambizioni ridotte al minimo. Jardim vuole lasciare un segno tangibile, vendicare lo 0/3 del Louis II. Nel week-end, 1-0 all'Angers nel segno di Falcao. Affermazione utile ad interrompere una striscia di tre sconfitte. Mancano alcuni effettivi di spicco questa sera. Lemar e Tielemans, per citare i due nomi di maggior qualità. Modulo speculare, 4-4-2, con l'ex Lazio Keita a supporto di Falcao. Fabinho e Moutinho occupano la zona di mezzo, in corsia Lopes e Ghezzal. Glik e Jemerson oscurano la porta di Benaglio, i laterali bassi sono Sidibe e Jorge. 

Fischio d'inizio alle 20.45, dirige lo svedese Eriksson. 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo