Il Liverpool entra nell'urna degli ottavi di finale di Champions League da testa di serie: i Reds vincono il loro girone all'ultima giornata con il secondo 7-0 dell'anno, dopo quello sul campo del Maribor. Partita a senso unico, già dalle prime battute: la squadra di Klopp ne fa 3 nei primi 20', poi controlla ma torna alla carica ad inizio del secondo tempo mettendo altre quattro volte il pallone alle spalle di Selikhov per il 7-0 finale. Esce a testa bassa da questa Champions lo Spartak, che va a giocarsi comunque l'Europa League, mentre il Liverpool torna a giocarsi la fase finale della coppa dalle grandi orecchie grazie ai 12 punti in classifica: l'ultima volta risaliva alla stagione 2008-2009.

Il Liverpool scende in campo con il consueto 4-3-3, ma le novità non mancano: Karius viene confermato portiere di coppa, Lovren e Klavan compongono la coppia centrale, con Emre Can che avanza sulla linea dei centrocampisti dove, invece, arretra Coutinho per lasciare spazio davanti al tridente formato da Salah, Firmino e Mané. Lo Spartak risponde con un 4-2-3-1 camaleontico: a sinistra in difesa scende in campo Dzhikiya, a centrocampo il duo Glushakov e Fernando che potrebbe diventare un quartetto con l'arretramento, in fase difensiva, di Zobnin e Promes che compongono la linea di trequarti insieme a Luiz Adriano, anche lui capace di affiancare Ze Luis formando un attacco a due.

Parte bene lo Spartak Mosca ma al 3' il Liverpool accelera, mette in difficoltà i russi e conquista un calcio di rigore: sugli sviluppi di un cross da sinistra, Dzhikiya atterra in area di rigore Salah mandando dal dischetto Coutinho, capitano di serata, che spiazza Selikhov portando avanti i suoi dopo soli tre giri d'orologio. Il Liverpool prende coraggio e al 10' mette i brividi alla difesa russa: palla alzata a campanile da Coutinho che pesca Mané ma il senegalese colpisce l'esterno della rete da posizione quasi impossibile. Risponde poco dopo lo Spartak, con Luiz Adriano che tenta dalla distanza ma non sorprende Karius nonostante la deviazione di Klavan. I Reds però giocano in scioltezza e velocemente, andando troppo facilmente al tiro trovando al 15' anche il raddoppio: Mané va in verticale da Salah, l'egiziano si appoggia a Firmino che preferisce servire sul secondo palo sempre Coutinho il quale firma la doppietta personale che arriva dopo solo un quarto d'ora di gioco.

Quattro minuti dopo arriva anche il tris del Liverpool, devastante quando ha campo per correre: Manè scappa via, crossa per Salah ma il pallone viene intercettato da Tasci che lo rende giocabile per Firmino il quale d'esterno firma il 3-0 dopo neanche venti minuti. Lo Spartak è in bambola e Mané va vicino addirittura al poker, ma il suo sinistro finisce a lato non di molto. I Reds abbassano il ritmo dopo aver chiuso ampiamente il match ma, quando possibile, vanno subito in verticale: Mané trova bene Salah in area che gira di destro senza trovare il poker. Sussulto russo poco prima della mezz'ora con il talento olandese Promes che calcia dal limite trovando solo la deviazione di Lovren che mette in angolo. Salah e Mané duettano ancora, con l'egiziano che mette in movimento di tacco il senegalese, il quale è poco freddo sotto porta e calcia alle stelle il pallone che avrebbe chiuso definitivamente il match. Prima della fine del primo tempo Klopp è costretto ad effettuare il primo cambio: fuori Alberto Moreno a causa di una distorsione alla caviglia e dentro Milner.

Si torna in campo e, come al 3' del primo tempo, il Liverpool segna ancora: colpisce al volo Mané, su assist di Milner, per il poker dei Reds che mettono ulteriormente in cassaforte la partita e la qualificazione. Lo Spartak non rientra più dagli spogliatoi e al 50' arriva la manita degli uomini di Klopp: controllo e tiro di Coutinho che si insacca dopo la deviazione di Bocchetti molto sfortunato. Super serata quella del little magician che trova la tripletta, la prima stagionale, dopo il tris di assist arrivato contro il Brighton sabato pomeriggio. Prova a partecipare alla festa di Anfield anche Salah che prova con il sinistro a giro ma Selikhov si allunga bene mandando il pallone in angolo. Tra un cambio e l'altro, il Liverpool inizia a gestire il match, con un ottimo possesso palla a centrocampo e delle ottime imbucate che non vengono però sfruttate.

Tiene bene anche la retroguardia che, nonostante debba contenere qualche attacco in più, resiste e non concede clamorose occasioni ai russi, la più eclatante al 75': Promes va ad incrociare con il destro ma non trova la porta di Karius. È l'ultimo squillo del match dell'olandese che lascia il campo per Samedov. Come detto, ogni volta che il Liverpool va in verticale fa male, e così accade anche al 76': Mané aggancia il cross di Sturridge per la doppietta personale e il 6-0 Liverpool. All'81' va giù Sturridge in area dopo uno scontro con Selikhov, Marciniak fa cenno di proseguire nonostante il tocco sembrasse esserci. L'attaccante inglese prova a mettere dentro il pallone del 7-0, ma la sua girata finisce alta sopra la traversa. Il settimo gol arriva comunque: Salah sterza in area di rigore sul destro, calcia potentemente sotto la traversa e mette la firma anche lui sul match. Si chiude senza recupero il match di Anfield, senza dubbio a senso unico.

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Giorgio Freschi
Studente appassionato di Calcio, Nuoto, Tennis, Motori e molto altro. Scrivo di Inter ma non solo: sguardo a 360° sul mondo sportivo.