Aveva promesso battaglia vera, Pep Guardiola, alla vigilia della trasferta di Donetsk, ed invece la gara di Champions League è andata come tutti temevano: un City imbottito di seconde linee, senza alcuna motivazione e con la testa già al derby-scudetto del prossimo weekend cade contro lo Shakhtar, che grazie a Bernard e Ismaily trova una clamorosa qualificazione agli ottavi di finale e costringe il Napoli all’Europa League. Solo per le statistiche il rigore finale di Aguero, per i citizens è la prima sconfitta dalla semifinale di FA Cup della scorsa stagione, si ferma a 14 la striscia di vittorie consecutive. Andiamo a rivivere insieme la gara.

Partita emozionante nelle prime fasi: lo Shakhtar mette in chiaro sin da subito che non sarà la vittima sacrificale, e Bernard trova la prima scorrazzata sulla mancina, costringendo Fernandinho al provvidenziale ripiegamento per anticipare la battuta a rete di Ferreyra. Dopo la sfuriata iniziale, comunque, il match si assesta sui binari dell’equilibrio: le tante seconde linee in campo per il City sembrano faticare un pochino ad amalgamarsi. Gli ospiti, comunque, trovano gradualmente fiducia e terreno, ma alla metà del primo tempo la gara cambia: ottima azione, avvolgente, palla a terra, dello Shakhtar. Si va da sinistra a destra, poi la percussione di Marlos libera Bernard ancora sulla mancina. Il brasiliano, a sua volta, punta la difesa, si sposta sul destro e disegna un arcobaleno meraviglioso sopra la testa di Ederson. Non può nulla il portiere del City, la palla gira, si insacca nel sette ed è 1-0 per il Donetsk.
I padroni di casa, ai quali basterebbe un pari per qualificarsi, a questo punto potrebbero rintanarsi nella propria metà campo, e invece continuano a gestire il possesso col baricentro alto, ed il tempo li premia: sono passati appena sette minuti quando Marlos, ancora una volta accentratosi col pallone, pesca sul filo del fuorigioco Ismaily. L’uscita di Ederson è folle, totalmente fuori tempo, e permette al brasiliano di insaccare a porta totalmente sguarnita col sinistro: 2-0 e delirio al Metalist Stadium.
La sfida si accende leggermente al tentativo di reazione degli ospiti, ma le timide occasioni di Jesus e Sané, entrambi imbeccati da Foden sulla sinistra, sono lette bene da Pyatov. Dall’altra parte, invece, Taison si ricava l’ennesimo spazio centrale contro la spaurita difesa Skyblue ed arriva al destro a giro da ottima posizione: palla alta di poco. Dopo di lui, per tre volte i trequartisti di Fonseca hanno l’occasione di colpire negli ultimi sedici metri, ma Ederson ha sempre vita facile, anche quando Ferreyra inciampa nel pallone e non riesce a dare forza al destro incrociato. Si tratta dell’ultima emozione di un primo tempo shock, in cui il Manchester City è a malapena sceso in campo, che ipoteca già la qualificazione degli ucraini.

Dopo soli 30’’ della ripresa Sané prova a smuovere i suoi, impattando con il destro al volo il traversone di Bernardo Silva: buona la conclusione, tuttavia troppo centrale. Il City alza un po’ il ritmo, ma in difesa si soffre ancora tantissimo: in una fotocopia dell’occasione nel primo tempo, Taison spara alto col destro dai sedici metri. Nella ripresa sono gli inglesi a tenere il pallino del gioco, ma il doppio vantaggio tiene lo Shakhtar al riparo da brutte sorprese. I ragazzi di Guardiola arrivano bene sul fondo soprattutto con Silva e Sané, ma tutti i traversoni sono fuori misura o troppo verso il portiere. Comunque, quello degli ospiti al è tutto tranne che un assedio, ed anzi i giocatori in campo continuano a sembrare abbastanza deconcentrati nonostante un miglioramento rispetto alla prima metà di gara.

All’ora di gioco Pep fa esordire in Champions il giovane Diaz, mentre Fonseca sceglie Azvedo per rimpiazzare l’infortunato Ismaily. Il match si spegne gradualmente, per la gioia di tutti i 22 in campo, trasformandosi in una specie di lunghissima dimostrazione di possesso palla di uno o dell’altro interprete, sintomo di una situazione assolutamente comoda ad entrambe le squadre. Guardiola prova a mandare un segnale facendo scendere in campo Aguero, ed un minimo di reazione arriva: a quasi 10 dal termine Diaz trova un gran corridoio sulla sinistra, facendo fruttare la sua rapidità per innescare nel mezzo Gabriel Jesus. Ottima deviazione, in anticipo sul primo palo, del brasiliano, ma proprio il legno gli nega la gioia del gol. Comunque, gli inglesi non riescono a dare un senso ad una prestazione collettiva largamente sottotono, probabilmente condizionata fortemente dal derby (sostanzialmente uno spareggio che potrebbe chiudere la Premier già a dicembre) contro i cugini dello United previsto per domenica. Una piccola gioia, comunque, arriva nel secondo dei quattro di recupero: Touré e Aguero si vedono ribattere le conclusioni in area dalla difesa, la palla arriva a Gabriel Jesus che finta, ri-finta e viene steso in area. Non ha dubbi Bastien, il colpevole è Butko, la sentenza il calcio di rigore. La realizzazione di Aguero è perfetta ma non cambia le cose. Festa grande per Fonseca e i suoi ragazzi che accedono agli ottavi di finale con il secondo posto nel girone, Napoli condannato all’Europa League. Per il City, invece, si tratta della prima sconfitta stagionale.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.