Il Tottenham si conferma come una delle squadre più in forma al termine della fase a gironi della UEFA Champions League, battendo con autorità l'APOEL Nicosia grazie ad una grande performance delle riserve. Vanno a referto Llorente e Son, a segno nel primo tempo, mentre N'Koudou chiude sul finale. Spurs meritatamente qualificati agli ottavi di finale, con il primo posto in classifica, mentre l'APOEL fallisce l'obiettivo Europa League, con l'ultimo posto in graduatoria. 

Largo turnover per il Tottenham di Pochettino, che fa affidamento sulle seconde linee, con pochi titolarissimi in campo: riposa Kane, che cede il posto a Llorente, unica punta nel 4-2-3-1, con Dele Alli al centro della trequarti, affiancato da N’Koudou e Son. Winks e Sissoko formano il double pivote in mediana, davanti all’inedita coppia centrale Sanchez-Foyth, con i terzini Aurier e Rose, mentre in porta c’è Vorm.

L’APOEL si gioca tutto per un posto in Europa League, Donis dispone i suoi in un modulo speculare a quello inglese, ma con i titolari: Potè guida l’attacco, con Zahid, Ebecilio e Aloneftis alle sue spalle. Vinicius e Morais formano la diga davanti alla difesa, formata dal duo centrale Carlao e Rueda, con Lago e Vouros sulle fasce a blindare l’area protetta dal portiere  Perez.

Nonostante la certezza del primato a prescindere dal verdetto del match, il Tottenham scende in campo con l’intenzione di onorare l’impegno: il bel gioco è evidente e nei primi dieci minuti gli Hotspur costringono l’APOEL a rinchiudersi in area, con tre occasioni da gol, di cui una clamorosa di N’Koudou, che tira a colpo sicuro, ma un miracoloso Rueda gli nega la rete sulla linea dopo le chance di Son e Aurier. Dopo l’ennesima sortita dei padroni di casa, arriva il gol, su firma di Llorente, bravo nel controllare la sfera su un cross di Aurier e a regalare il vantaggio ai suoi al minuto 21’. I Lilywhites non si fermano e continuano a macinare gioco, nonostante il vantaggio, mettendo continuamente i gialloblù alle strette. Al 37’ arriva il raddoppio, pressoché scontato per quanto si è visto in campo, ad opera del coreano Son Heung Min, con un bel mancino ad effetto e dopo una triangolazione con Llorente al limite dell’area. I ciprioti non riescono ad uscire dal guscio e rischiano il tris, con Perez bravissimo a neutralizzare in tuffo il tiro di Son. Il primo tempo si chiude con il Tottenham avanti due a zero.

In avvio di ripresa, l’APOEL Nicosia esce dal guscio, con un’importante doppia occasione al minuto 50’: Vouros si inserisce in area dall’out destro e scarica un rasoterra potente, ma Rose devia la sfera e la palla si adagia sul fondo, accarezzando il palo, mentre Sallai manca di un soffio il bersaglio con un colpo di testa, sugli sviluppi del corner. Il Tottenham amministra il risultato, non disdegnando qualche sortita offensiva alla ricerca del tris: ci prova Aurier che impegna Perez, seguito a ruota da N’Koudou che riceve un bel pallone da Sissoko, ma l’estremo difensore ospite è reattivo e blocca senza troppe paturnie. All’80’ arriva la terza rete della truppa di Pochettino, con N’Koudou che corona la sua positiva performance con il gol servito da Dele Alli. I londinesi non si spingono oltre, i tre minuti di recupero volano senza problemi ed esce dal Wembley con l’imbattibilità ai gironi di Champions League.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.