E' arrivata la resa dei conti, per Antonio Conte. Nella serata di domani, infatti, il suo Chelsea ospiterà il lanciatissimo Barcellona di Ernesto Valverde, dominatore in Liga e deciso a mettere le mani sulla Champions League. Al centro di un momento burrascoso, il tecnico dei Blues dovrà tentare l'impresa contro i blaugrana, vincendo a Londra e magari giocandosi in Spagna le chances di passaggio del turno. In caso di eliminazione, tutt'altro che impossibile, per l'ex tecnico della Juventus e della Nazionale Italiana di Calcio l'avventura in terra inglese potrebbe concludersi prima del previsto, con Abramovich già pronto a cambiare mister per dare la svolta ad una stagione molto al di sotto delle aspettative.

Secondo le ultime di formazioni, Antonio Conte non dovrebbe snaturare la sua creatura, andando a riproporre il solito 3-5-1-1. Davanti al confermatissimo Courtois, la difesa a tre dovrebbe essere formata da Azpilicueta, Christensen e Cahill. Nella zona centrale del campo, il grande ex Cesc Fabregas, sorvegliato dalle mezz'ali ex Leicester Kante' e Drinkwater. Dietro l'unica punta Alvaro Morata, spazio ad Eden Hazard, mentre dovrebbero essere Moses e Marcos Alonso i fluidificanti di centrocampo. Una formazione compatta, pronta a ripetere l'impresa che vide il Chelsea protagonista nel 2012, quando l'allora creatura di Di Matteo vinse a Londra grazie alla rete di Drogba. Al ritorno, fu Torres a regalare la finale ai suoi addirittura al novantaduesimo.

Tra i calciatori più attesi della sfida, ci sarà sicuramente Cesc Fabregas, che in esclusiva a Goal ha detto la sua proprio sul delicatissimo Ottavo di Finale: "Siamo concentrati soltanto sul calcio e sul nostro gioco, ci stiamo allenando molto duramente per raggiungere i nostri obiettivi. Questa è la verità. Non bado a quello che dicono su di me e non mi preoccupo. Nel calcio dopo aver segnato 2 goal sei il migliore, se perdi diventi il peggiore". E, sulle voci dell'addio di Conte: "Sarò onesto e e non penso che le voci su Conte abbiano influito sulla squadra. Penso che siamo giocatori professionisti. Siamo abituati alle speculazioni e ad affrontare le pressioni esterne, perché giochiamo per una grande squadra e ci saranno sempre voci e critiche" conclude l'ex Barcellona.