Tradizione ed innovazione; talento e disciplina; gol e spettacolo. Sono solo alcune delle credenziali che ormai da diversi anni pongono la Liga Spagnola tra i migliori campionati in Europa e nel mondo. Di sicuro l’atmosfera e il fascino della Premier League non hanno a che vedere con la Liga, molto più frizzante e passionale, fatta di allegria e colori, di rivalità cittadine e politiche, derby infuocati e roventi, in cui a scendere in campo non sono solo i calciatori, ma anche la gente comune.

Che la Liga sia tra i migliori campionati al mondo lo testimoniano i risultati ottenuti dalle squadre spagnole in Europa: negli ultimi 2 anni, le hispaniche hanno vinto tutto, senza lasciare nulla al resto d’Europa: Champions, Europa League, Supercoppa e Mondiale; un’egemonia arrivata anche grazie al contributo della Nazionale Roja, anch’essa dominatrice del palcoscenico mondiale per oltre quattro anni.

L’antipasto della stagione ormai alle porte è stato a dir poco scintillante: Gol ed emozioni hanno caratterizzato la finale di Supercoppa Europea, come quella di Supercoppa Spagnola, conclusasi con la clamorosa vittoria del Bilbao sul Barça di Messi. Resta comunque il Barcellona campione d’Europa in carica e campione di Spagna la squadra da battere in questa stagione: i blaugrana infatti non hanno lasciato partire nessuno dei suoi titolari ad eccezione di Pedro, che era impiegato solo in scampoli di match. Luis Enrique, nonostante le voci di un suo possibile addio è rimasto, così come sono ancora lì i tre marziani dell’attacco: Messi, Neymar e Suarez: 122 reti in tre nella scorsa stagione. Roba da mandare ko la difesa avversaria solo a nominarli.

Il primo avversario del Barça, come da tradizione, sarà il nuovo Real Madrid di Rafa Benitez. La squadra della capitale parte con qualche incertezza in più legata al calciomercato, che potrebbe portar via da Madrid un cecchino come Benzema, ambito in Premier League. Un altro problema importante, se non fondamentale invece, sarà l’impatto di Benitez con una rosa di super campioni, ben abituati da uno come Carlo Ancelotti. Fin dai primi di luglio si è parlato con insistenza di un rapporto subito difficile tra Rafa e CR7, che poco ha gradito l’allontanamento di Ancelotti. Con il milionario rinnovo di Ramos e l’arrivo di Kovacic, sembra che l’umore in casa Real sia migliorato, ma l’ultima parola spetterà al campo.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione quella attuata in casa Atletico Madrid. Diego “El Cholo” Simeone, ha deciso di rifare il trucco alla sua squadra, che ormai, dopo le cime toccate due stagioni fa, non poteva dare nulla di più che quanto fatto nella passata stagione. L’Atletico ha operato un mercato rischioso, cedendo giocatori in passato fondamentali, come Miranda, Arda Turan e Mario Suarez, e acquistandone altri, molto giovani e talentuosi ma pur sempre ancora poco affidabili e costanti. Jackson Martinez invece, è un colpo di incredibile valore per un club che non ha trovato in Mandzukic le giuste credenziali per sostituire Diego Costa. Ora, con un attacco formato da Greizmann, Jackson e Vietto, - senza dimenticare Carrasco - spetta a Simeone il compito più difficile: formare un nuovo gruppo forte e coeso, proprio come fatto con la rosa precedente. Se El Cholo ci riuscirà, allora anche l’Atletico sarà in corsa per il titolo.

Come accaduto nella scorsa stagione, anche quest’anno l’accoppiata Valencia - Siviglia vuole regalare gol e spettacolo ai suoi tifosi. Nella scorsa annata le due squadre si sono contese l’accesso ai preliminari di Champions fino all’ultima giornata, quando a spuntarla è stato in Valencia di Nuno. Allo stesso tempo anche il Siviglia è risuscito ad entrare in Champions, grazie al successo in Europa League, che ha permesso ai ragazzi di Emery di accedere direttamente alla fase a gironi.

Con allenatori giovani dal calcio spumeggiante e propositivo, Valencia e Siviglia sono accomunate da diversi fattori, anche se in questa sessione di calciomercato le due società, hanno operato in modo opposto: il Valencia non ha modificato la sua rosa titolare, fatta eccezione per Otamendi, passato al City per 40 milioni; dall’altra parte, il Siviglia ha cambiato molto il suo assetto di squadra, cedendo giocatori importanti come Bacca e Aleix Vidal, fondamentali nello scacchiere di Emery nelle passate stagioni. La squadra andalusa dunque rappresenta un’incognita maggiore rispetto al più collaudato Valencia, che in più, in caso di qualificazione alla Champions, avrà un’ulteriore somma di denaro in entrata, che aggiunta ai quasi 50 milioni di Otamendi potrebbero fare dei pipistrelli una squadra ancor più forte e competitiva.

Tra le possibili sorprese della stagione, Villarreal, Malaga, Real Sociedad e soprattutto Athletic Bilbao. In particolare la squadra di Ernesto Valverde ha dimostrato di avere talento a sufficienza per poter battagliare e vincere contro i top team come Barça e Real. In più, con il roboante successo ottenuto in Supercoppa Spagnola sul Barcellona, la squadra basca, ha acquisito ancor più fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Tutti fattori da prendere in seria considerazione per una squadra che rappresenta il giusto di mix tra giovani di talento e campioni esperti, pronti per guidare verso l'alto i colori bianco-rossi.

Si preannuncia una stagione dal pronostico assai più complicato in fondo alla classifica, dove almeno 8 squadre lotteranno per la permanenza in prima divisione. Le matricole Las Palmas subito impegnata domani con gli uomini di Simeone, e lo Sporting Gijon, non avranno di certo vita facile e dovranno vedersela con altre squadre che lotteranno con i denti per restare a galla. Dopo un anno di assenza, inoltre, torna nel calcio delle grandi anche il Betis, che darà il là ad uno derby più caldi e spettacolari di Spagna, quello di Siviglia contro l’undici di Emery. Oltre alle tre neo promosse, anche il Deportivo la Coruna, il Granada dei Pozzo e l’Eibar di Simone Verdi saranno protagoniste della lotta alla salvezza, che proprio come nella passata stagione si preannuncia elettrizzante dalla prima all’ultima giornata.

Ora non resta altro che mettersi comodi e gustarsi tutto ciò che di spettacolare e travolgente sa regalare la Liga Spagnola: il campionato di Messi e Ronaldo; dei derby in cui la rivalità cittadina si mescola a quella politica; il campionato dei gol impossibili e dello spettacolo, quello vero, quello che solo i fuoriclasse della Liga sanno regalare. Buena Suerte a Todos!