Debutto senza gloria per il Real Madrid di Benitez nella prima giornata di campionato: i blancos infatti escono dal Molinon a reti inviolate, rischiando persino qualcosa sulle ripartenze della matricola Sporting Gijon, al rientro nella massima serie dopo un anno trascorso in Segunda Division. Merengues costrette dunque già a rincorrere: i punti in classifica da recuperare sulle dirette rivali Barcellona e Atletico Madrid, entrambe vittoriose, sono due. Non era questo che ci si aspettava da una squadra con una rosa stellare. Il Real è già a misura di Benitez: produzione offensiva incessante e fisiologica sofferenza in difesa sulle ripartenze avversarie. Gli ospiti hanno prodotto si più di 20 palloni in avanti ma un super Cuellar ha spento ogni velleità di vittoria per gli uomini di Benitez. Le scelte in avvio dell'ex Napoli parlano chiaro: Navas per Casillas, Danilo per Carvajal, Jesè per James in avvio di gara.

Intensi i primi 45 minuti di gioco. A mancare, al Molinon, è stato solo il gol. Entrambe le squadre hanno giocato a ritmi alti e sostenuti. Il Real ha avuto il sopravvento con lo Sporting costretto a rendersi pericoloso in contropiede. E quasi a segno nei minuti finali con il colpo di testa di Sanabria che impatta la traversa e carambola sulla linea. Se da un lato c’è disperazione, dall’altro monta la polemica per un rigore netto negato a Ronaldo un minuto più tardi, trattenuto in area al momento di colpire di testa il pallone.

Partono subito forte le merengues con Bale che si invola in un contropiede devastante al 3’ culminato in un cross a cercare e trovare Ronaldo che prova l’imbeccata ma Cuellar è attento e para in due tempi. Chi ben comincia.. e il gallese sembra proprio essere in serata. Caricato dal perfetto passaggio in profondità di Modric, dribbla il malcapitato Cuellar ma a porta vuota centra l’esterno della rete. Incredibile l’occasione maturata per i blancos all’11’. È un primo quarto d’ora vibrante: entrambe le squadre non si nascondono ma gli uomini di Benitez provano ad innescare i terminali offensivi con più costanza. Tanto che Jesè, al 18’, trae spunto da un contropiede per scaricare un sinistro in diagonale che esce di poco a lato per una deviazione non vista dal fischietto. Il Real inizia a dominare il match, troppa la superiorità tecnica dei vice campioni di Spagna. Isco per due volte mette pressione a Cuellar tra i pali. E al 25’ va vicino al vantaggio con una bordata di destro alta di poco sopra la traversa. Anche Navas ha i suoi grattacapi ma fa buona guardia sui palloni alti e alla mezz’ora si impone di pugno su Luis Hernandez lanciato a rete. Cuellar riprende fiato, in tempo per superarsi sul sinistro devastante di Ronaldo da fuori area. È il 32’, il Real insiste ma non trova la rete. Poi, come detto, i due episodi chiave del primo tempo. Uno per parte.

Prima il potente colpo di testa di Sanabria colpisce la traversa e carambola sulla linea di porta facendo gridare al gol tutta Gijon, ma in Spagna non c’è la goal line technology e il vantaggio non viene concesso dal collegio arbitrale che sembra prendere la giusta decisione. Poi, un minuto più tardi, sul cambio di fronte, Ronaldo reclama un rigore. Trattenuta che sembra nette ai danni del portoghese nel momento in cui si prepara a colpire di testa il pallone. L’arbitro però non segnala nulla. Ma CR7 aveva tutte le ragioni di protestare.

Siamo nella ripresa. La partita cambia copione quando Benitez richiama in panchina Jesé per dar spazio ad James Rodriguez che produce palloni a profusione per i compagni. La pressione del Real aumenta in misura esponenziale e il portiere biancorosso Cuellar si erge a difesa del suo bastione. Al 62’ mette le mani su cross di Bale per Isco e intercetta il pallone. Poi intercetta il sinistro di James e, al 75’ para di puro istinto sulla botta terrificante di Ronaldo. Il portoghese due minuti più tardi prova il tiro ma sempre Cuellar si oppone. Sulla respinta si avventa Marcelo ma di testa non trova la porta. È un monologo del portiere delle Asturie quando all’83’ si immola in corner su altra bordata insidiosa di CR7. Non ha fortuna nemmeno Modric un minuto più tardi con il suo sinistro che finisce a lato. Lo 0-0 non verrà scalfito nemmeno nei 4 minuti di recupero che segnano un esordio amaro per le merengues e per Kovacic in campo dal 70’ alla prima con la camiseta blanca.