Torna Neymar, ma è di Vermaelen la zampata che consente al Barcellona di Luis Enrique di procedere a vele spiegate in questo scorcio di Liga. Un tocco sottoporta, ad anticipare le maglie della difesa ospite, un comodo appoggio che vanifica la prestazione super di Kameni, nell'occasione protagonista in negativo.

Il Barcellona spinge forte e il copione è chiaro fin dalle prime battute. Luis Enrique ritrova Neymar nel tridente offensivo e il magistero di Busquets in mezzo, ma non può disporre di due pedine nel settore di difesa. Fuori Piqué e Dani Alves, in campo Sergi Roberto a destra e Vermaelen a far coppia con Mascherano. Poco male, il Malaga davanti è nullo e la partita trova il suo fulcro nei 20 metri davanti a Kameni.

I padroni di casa prendono linfa dalle iniziative di Rakitic e Iniesta, poi spazio ai tenori. Messi e Suarez accolgono Neymar, è un festival di opportunità. Manca, per aprire la gabbia del Malaga, un pizzico di concretezza. Mascherano, pescato dall'out di sinistra, sfila alle spalle della retroguardia di Javi Gracia, ma scaraventa, di testa, sulla traversa. Il Barcellona recrimina, sul finire di tempo, a ragione per due episodi dubbi, con protagonisti Torres - fallo di mano - e Angeleri, contatto con Suarez.

Luis Enrique mostra qualche segno di nervosismo, i minuti scorrono e il Camp Nou si interroga. La ripresa segna il duello tra Messi e Kameni. La Pulce si accende e prende di mira la porta altrui, l'estremo difensore si esalta, con l'aiuto di un 10 in giornata così così, almeno al dunque.

Decide un episodio, inatteso. Suarez scarica forte al centro al minuto 73. Kameni si protende in avanti, ma la respinta cade a centro-area, Vermaelen è puntuale e fa 1-0. Si scatena, in campo, la goia del Barca, Luis Enrique esulta in panchina, il pericolo di uno stop si allontana, perchè il Malaga non ha energie e testa per ribaltare la partita.

Il Barcellona vince e attende, dopo la sosta, l'Atletico del Cholo.