Tre gare sulla carta abbordabili si sono rivelate più complicate del previsto per le grandi di Spagna, salvatesi alla loro maniera nell'ultimo turno di campionato, trovando vittorie importanti e staccando ulteriormente il Villarreal di Marcelino, al momento quarta forza della Liga 2015/2016.

La prima sorpresa stava per emergere dal Vicente Calderòn di Madrid, dove l'Atletico di Simeone, decimato da squalifiche e infortuni, è andato sotto contro l'Eibar all'inizio del secondo tempo per un gol di Keko, cresciuto nelle giovanili dei colchoneros, lesto e abile a sfruttare una grave indecisione di Saùl, schierato dal Cholo come difensore centrale per le defezioni di Diego Godìn (espulso al Camp Nou) e di Stevan Savic (forfait dell'ultim'ora). In svantaggio in casa, l'Atletico ha capovolto la partita con la consueta rabbia agonistica, che ha fruttato calci d'angolo in serie, da sempre arma letale degli uomini di Simeone. Prima Josema Gimenez, poi lo stesso Saùl, hanno ribaltato la gara con due colpi di testa da corner, mentre nel finale c'è stata gloria anche per Fernando Torres, al centesimo gol in carriera con la maglia dei colchoneros, servito con un assist al bacio dal talentino argentino Luciano Vietto. Ha sofferto, forse in maniera ancor più impronosticabile, il Barcellona di Luis Enrique sul campo del Levante. Dopo aver rifilato un'umiliazione storica al Valencia nella semifinale d'andata di Copa del Rey, i blaugrana hanno giocato con sufficienza contro il fanalino di coda della Liga, approfittando di un autogol di Navarro per passare in vantaggio. I valenciani hanno però reagito con la forza della disperazione, trovando in Claudio Bravo e nel palo un muro non valicabile, con el Pistolero Suarez a chiudere la contesa con gol in contropiede nei minuti di recupero. In generale, il Barça è apparso stanco e svogliato, con un Neymar abulico. Ecco perchè l'esibizione del Mestalla nel ritorno di Coppa potrebbe servire ai catalani per far rifiatare alcuni dei giocatori chiave della rosa, dal trio d'attacco a Mascherano, da Iniesta a Busquets.

Ancora diverso lo svolgimento del posticipo domenicale, che vedeva il Real Madrid di Zidane opposto al Granada in Andalusia. Dopo essere passati in passaggio con il solito Benzema, i blancos hanno pasticciato con Modric, autore di una palla persa con la colpevole complicità dell'arbitro che è valsa il gol del pareggio ai padroni di casa. Il talento del croato ha fatto comunque la differenza in positivo, perchè proprio Lukita ha trovato un gran destro da fuori area negli ultimi minuti del match, per sancire la prima vittoria esterna della gestione Zidane. La classifica è così rimasta invariata, con Barcellona in testa a 54 punti e ancora in attesa di recuperare la gara con lo Sporting Gijòn, Atletico secondo a 51 e Real a completare il podio provvisorio a quota 50. Con il ritorno degli impegni europei (tutte e tre le squadre si sono qualificate per gli ottavi di Champions League), diventerà decisivo distribuire al meglio le forze tra una competizione e l'altra, per chiudere un febbraio particolarmente serrato ancora in buone condizioni atletiche. Il Barça avrà il calendario più fitto, dovendo disputare mercoledì il ritorno della semifinale di Copa del Rey (anche se trattasi di una passerella) a Valencia, prima di ospitare il Celta Vigo nel posticipo di domenica prossima. Poi il recupero contro lo Sporting il 17 febbraio, la trasferta alle Canarie sul campo del Las Palmas e il volo verso Londra per la sfida di Champions contro l'Arsenal.

L'Atletico avrà invece un'altra settimana di riposo prima del prossimo turno di campionato nel derby contro il Getafe. Sette giorni più tardi match durissimo al Vicente Calderòn contro il Villarreal, poi trasferta europea contro il PSV Eindhoven a tre giorni di distanza dal vero derby di Madrid contro i rivali del Real. Real che ha probabilmente il calendario più agevole, anche se la prossima giornata di Liga vedrà i blancos ospitare al Bernabeu l'Athletic Bilbao, in gran forma ma senza lo squalificato Inaki Williams. Il 17 febbraio andata degli ottavi di Champions all'Olimpico contro la Roma, poi trasferta a La Rosaleda di Malaga e derby casalingo contro l'Atletico. Il tutto ricordando che tra il primo e il due marzo ci sarà un turno infrasettimanale di campionato, tanto per rendere questo periodo ancora più denso di impegni. Saranno venti giorni che diranno molto delle ambizioni stagionali delle tre grandi di Spagna, tra le quali solo il Barcellona è ancora in corsa su tutti i fronti.