Gary Neville non è più l'allenatore del Valencia. Il tecnico inglese ha infatti raggiunto oggi un accordo per la risoluzione del contratto che lo legava al club del magnate di Singapore Peter Lim. A renderlo noto è la stessa società, che ha pochi minuti fa diramato un comunicato stampa: "Dopo aver analizzato in maniera approfondita la situazione sportiva, il club ha deciso di operare un cambio in panchina, cercando di fare i migliori interessi del Valencia Club de Futbol in vista del finale di stagione". Nuovo tecnico della squadra del Mestalla sarà lo spagnolo Pako Ayestaràn, traghettatore fino alla fine del campionato.

Finisce dunque dopo pochissimi mesi l'avventura di Neville alla guida del Valencia, un'avventura travagliata e costellata di delusioni, sconfitte e polemiche. L'eliminazione in Europa League per mano dell'Athletic Bilbao e la preoccupante situazione di classifica in Liga avevano reso ancor più incandescente l'ambiente intorno al tecnico inglese, fortemente voluto in autunno dal proprietario Peter Lim per sostituire il dimissionario Nuno Espirito Santo. Lo stesso Neville si è congedato dal Valencia attraverso una lettera pubblicata dal sito web ufficiale del club: "Voglio ringraziare tutti, dalla società ai tifosi, dai giocatori allo staff tecnico, passando per chiunque lavori per il Valencia. Mi sarebbe piaciuto continuare il lavoro che avevo iniziato, ma il calcio è uno sport che si basa sui risultati e in ventotto partite - dieci vittorie, sette pareggi e undici sconfitti - questi non sono stati all'altezza delle aspettative e di quanto merita questo club". I media spagnoli parlano di risoluzione consensuale del contratto, con tanto di buonuscita trattata tra le due parti, anche se l'addio di Neville sorprende soprattutto in relazione ai tempi, dato che si sarebbe potuto consumare prima della sosta per le nazionali e non a un paio di giorni dalla ripresa del campionato. Ora la squadra sarà affidata a Pako Ayestaràn, voluto come vice proprio dall'ex terzino del Manchester United, cui toccherà il compito di chiudere in maniera dignitosa una Liga che vede il Valencia navigare nei bassifondi della classifica.

Le contestazioni dei tifosi, che non avevano mai accettato davvero Neville sulla panchina del Mestalla, hanno avuto un peso non indifferente nella vicenda. Il coro "Gary vete ya" ("Gary vattene") era ormai una consuetudine nelle gare casalinghe del Valencia, in un ambiente segnato da una stagione orribile, cominciata bene con il superamento dei preliminari di Champions League contro il temibile Monaco, ma poi naufragata in mezzo a problemi di spogliatoio e infortuni. La "retrocessione" in Europa League dopo essere giunti terzi in un girone non impossibile (con Zenit, Genk e Lione) sembrava poter offrire un'altra possibilità alla squadra di Neville, che però ha pagato a caro prezzo un gol irregolare di Aduriz nel derby di ritorno con l'Athletic Bilbao. Già in precedenza, l'umiliazione in Copa del Rey al Camp Nou (7-0) e altri k.o. pesanti in campionato avevano reso traballante la panchina di Neville, al punto che ogni partita di Liga era diventata una sorta di spartiacque per l'allenatore inglese, a lungo tacciato di mancanza di esperienza. Lo stesso Neville non si era mai davvero integrato in Spagna (in molti lo hanno a più riprese accusato di non aver imparato la lingua) e non era riuscito a farsi amare da uno spogliatoio in subbuglio, dove le divisioni interne erano già costate la panchina a Espirito Santo. Ora il Valencia dovrà affrontare sabato la difficile trasferta delle Canarie contro il Las Palmas, per poi vedersela contro il Siviglia al Mestalla (la gara d'andata sancì il primo cambio di allenatore della stagione) e tornare al Camp Nou contro il Barcellona.