Liga, il Real demolisce l'Atletico nel derby grazie a una tripletta di Ronaldo (0-3)

Merengues che giocano un gran primo tempo al Calderòn, passano in vantaggio con CR7 e poi chiudono i conti nella ripresa ancora con il fuoriclasse portoghese.

Liga, il Real demolisce l'Atletico nel derby grazie a una tripletta di Ronaldo (0-3)
Cristiano Ronaldo dopo il gol dello 0-2. Fonte: LaLiga.es
andrears
Di Andrea Russo Spena

Il Real Madrid di Zinedine Zidane stravince l’ultimo derby della storia del Vicente Calderòn, infliggendo ai cugini dell’Atletico una pesante sconfitta, uno 0-3 che non ammette repliche e sancisce la superiorità tecnica dei merengues. Grande protagonista della sfida Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta (gol su punizione, su rigore e a porta vuota in contropiede), che esalta la prestazione di un Real attento e concentrato, che rimane primo in classifica a 30 punti dopo dodici giornate di Liga, a +4 sul Barcellona e a +9 sull’Atletico, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite.

Per il derby del Vicente Calderòn, il Cholo Simeone sceglie Fernando Torres al fianco di Antoine Griezmann (in panchina Kevin Gameiro) nel suo 4-4-2, che prevede Oblak in porta, Juanfran e Filipe Luis da terzini, Godìn e Savic centrali, Gabi e Koke in mediana, Saùl Niguez e Carrasco sulle ali. Diverse invece le novità di formazione per Zinedine Zidane, che deve fare a meno dall’inizio sia di Sergio Ramos che di Karim Benzema. Davanti a Keylor Navas ci sono dunque Dani Carvajàl, Varane, Nacho e Marcelo. A centrocampo è Mateo Kovacic a rimpiazzare Toni Kroos, con Luka Modric e Isco da mezze ali, in avanti Lucas Vazquez, Gareth Bale e Cristiano Ronaldo (i tre si scambieranno spesso di posizione).

Sin dall’inizio il Real dimostra di schierarsi in realtà con un 4-2-3-1 spurio, in cui Isco gioca alle spalle dell’unica punta Ronaldo, con Bale a destra e Vazquez a sinistra. I primi dieci minuti sono di marca colchonera, con la solita aggressività degli uomini di Simeone, che si rendono pericolosi con Saùl, che taglia da destra e gira a lato con il mancino. Prende poi il via la vera partita dei merengues, che costringono Oblak alla prima grande parata del derby: Marcelo crossa meravigliosamente dalla sinistra, Ronaldo stacca su Godìn, e il portiere sloveno si salva in qualche modo sulla linea (Gabi reattivo a mettere in corner). Con il trascorrere dei minuti, il Real prende possesso della gara, con Isco principesco nella sua posizione di uomo tra le linee. Modric e Kovacic mantengono la consegna di rimanere bloccati in mediana, ma è il primo a impegnare ancora Oblak con un sinistro incrociato dopo percussione di Bale. Al ventunesimo Lucas Vazquez sfonda centralmente, fermato fallosamente da Savic. Sul calcio di punizione che segue, ecco Ronaldo calciare non in maniera impeccabile, ma il suo destro trova la deviazione decisiva del difensore serbo, che beffa Oblak e vale il vantaggio blanco.

Il gol tranquillizza Real, che si difende con ordine e si affida alla tecnica di Marcelo, Modric e Isco per mantenere il possesso del pallone, con Ronaldo che al 30’ manda al bar Godìn ma poi non riesce a concludere con forza verso la porta avversaria. La reazione dell’Atletico sta invece tutta in un paio di calci d’angolo e nelle scorribande sulla destra di Carrasco, su cui si sacrifica Bale in copertura. Gli ospiti non si scompongono e abbassano il ritmo della partita, giocando con grande autorevolezza fino al duplice fischio di Fernandez Borbalàn.

Si riprende invece con un Atletico d’assalto, che chiude i cugini nella propria area di rigore e crea occasioni in serie per un quarto d’ora abbondante. Prima Carrasco, con un gran tiro a giro, poi Griezmann – tiro-cross su grande assist di Koke – spaventano Keylor Navas, che poco dopo deve sporcarsi i guantoni ancora su due conclusione da fuori del Piccolo Diavolo e del nazionale belga. In difficoltà, il Real si affida alla concentrazione e al senso della posizione dei suoi due centrali difensivi, in attesa di riprendere il filo del gioco. Al 60’ Simeone si gioca la carta Kevin Gameiro al posto di Fernando Torres. Insieme al francese entra in campo anche Angel Correa per il capitano Gabi, con Saùl che si piazza centralmente insime a Koke. Ma è il Real a salire nuovamente di colpi, grazie alla qualità di Modric e Marcelo, con Isco che impegna ancora Oblak con un gran destro al volo dal limite che Oblak devia in angolo. Al 71’ Ronaldo approfitta di errore di Savic, che si addormenta su un colpo di testa da metà campo di Varane e, per recuperare, entra in scivolata causando un rigore dubbio, che comunque Fernandez Borbalàn assegna ai merengues. Dal dischetto CR7 spiazza Oblak e fa 2-0.

L’Atletico subisce il colpo e, nel tentativo di riportarsi in gara, si scopre, lasciando che Isco inventi per Gareth Bale, che fugge sulla sinistra contro Juanfran e mette in mezzo un pallone che ancora Ronaldo deve solo appoggiare in rete.

Zidane concede così la passerella d’onore al malagueno, inserendo Benzema a poco più di dieci minuti dalla fine, e il suo Real si limita a controllare le sfuriate di Carrasco, ultimo ad arrendersi per i colchoneros. Nel finale c’è spazio anche per James Rodriguez, in campo per Ronaldo, e per Marco Asensio, che rimpiazza Lucas Vazquez. Nel recupero Modric sfiora il poker, mentre Keylor Navas si frappone ancora tra Carrasco e il gol della bandiera.