Prima del clàsico, un grande classico: il Barcellona soffre maledettamente all'Anoeta e porta a casa per miracolo un punto contro la Real Sociedad. L'1-1 proietta i blaugrana a sei punti di distanza dal Real Madrid capolista a sei giorni dallo scontro diretto, ma poteva andare molto peggio, viste le innumerevoli occasioni sciupate dai padroni di casa. A Luis Enrique non basta confermare gli undici di Celtic Park (con diversi acciaccati) per trovare continuità.

Il rammarico di Oyarzabal. | Fonte immagine: Twitter @RealSociedad
Il rammarico di Oyarzabal. | Fonte immagine: Twitter @RealSociedad

La Real Sociedad mette immediatamente in chiaro le proprie intenzioni cercando di cavalcare le palle alte, impensierendo più di una volta i difensori blaugrana con incursioni e cross al centro, dove si inseriscono gli esterni opposti d'attacco e i mediani, i quali arrivano sovente all'incornata impensierendo più di una volta un ter Stegen. Le idee ci sono, ma manca il cinismo alla squadra di Eusebio, in particolare a Vela: il messicano sciupa due ottimi palloni nel giro di un paio di minuti poco prima del 20', così come diversi compagni, i quali seguono il pessimo esempio dell'ex Arsenal. Ci provano anche dalla distanza Inigo Martinez e Oyarzabal, ma le loro conclusioni non rappresentano enormi pericoli. L'allarme per Enrique suona per i problemi fisici dei suoi: Piqué e Alba spaventano dopo due colpi ricevuti, mentre Rakitic all'intervallo lascia il posto a Denis Suarez.

Constrasto tra Piqué e Willian José. | Fonte immagine: Eurosport
Constrasto tra Piqué e Willian José. | Fonte immagine: Eurosport

Nel finale di primo tempo il Barcellona arriva quantomeno a una conclusione con Luis Suarez, un destro estemporaneo da fuori dopo essersi girato, con palla larga non di molto. Stessa definizione e stesso esito per un colpo di testa di Mascherano deviato da Yuri.

Nella ripresa il compagno di reparto Neymar, migliore dei tre offensivi nel primo tempo, ci prova anche su punizione trovando la risposta pronta di Rulli. Proprio da un rinvio dell'estremo argentino nasce il gol del vantaggio degli Txuri-urdin, Vela anticipa Mascherano e in area batte addosso a ter Stegen in uscita, sulla ribattuta Willian José di testa giustizia i blaugrana, con la complicità di Piqué che sulla linea non riesce a salvare. A rimettere in piedi la situazione ci pensa la premiata ditta Messi-Neymar: il brasiliano accende la luce slalomeggiando sulla corsia e pescando il rimorchio centrale del 10, lesto nel controllo e nel mancino ad incrociare mandando a vuoto tre avversari, decretando l'1-1.

L'abbraccio tra Neymar e Messi dopo il pari. | Fonte immagine: Eurosport
L'abbraccio tra Neymar e Messi dopo il pari. | Fonte immagine: Eurosport

L'equilibrio non si spezza, ma rischia di farlo al quarto d'ora dal termine, quando la terna arbitrale allunga una mano ai catalani: Vela dal limite fa girare un delizioso mancino che tocca parte interna della traversa e del palo per poi rimbalzare probabilmente oltre la linea, ma il guardalinee tiene bassa la bandierina. Juanmi, neo-entrato, arriverebbe a risolvere la questione in tap-in, non fosse che lo stesso assistente abbia questa volta sbandierato, erroneamente, il fuorigioco dell'ex Southampton. La sfortuna della Real Sociedad non si placa, all'83' il solito Vela si presenta ai venti metri con la palla sul sinistro, cogliendo stavolta la faccia esterna del palo.

Sacristàn prova anche a giocarsi la carta Granero per i minuti finali, l'ex Real Madrid avrebbe anche tre buone occasioni per concludere ma si dimostra l'uomo sbagliato al momento giusto, graziando un Barcellona devoto alla provvidenza e ora a -6 dal Real Madrid: la posta divisa nella serata di San Sebastian è un rimpianto per i padroni di casa. 

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]