Nell’immediata vigilia del Clasico è Zinedine Zidane che parla per primo in conferenza stampa. Per lui sarà la seconda sfida contro il Barcellona, dopo la vittoria del 2 aprile scorso, sempre al Camp Nou: “La partita sarà molto complicata e difficile… è normale perché giochiamo contro un grande avversario. L’abbiamo preparata bene e siamo pronti. Dobbiamo restare concentrati sul nostro lavoro”.

Il Real Madrid è a +6 dal Barca, ma questa è una sfida a sé stante: “Non so chi si gioca di più. Noi ci giochiamo sempre tanto ogni partita”. Ai Merengues potrebbe però stare bene anche un pari: “Pensiamo solo a fare una grande partita e dare il massimo, indipendentemente dal risultato”.

Zidane è tra i 3 finalisti in lizza per vincere il titolo di miglior allenatore del 2016 insieme a Ranieri e Santos: “Ogni giorno miglioro ed imparo, però ci sono tanti altri allenatori che dovrebbero entrare in questa lista”.

E poi, punto tattico. Come contendere il pallone ai blaugrana? “Con intensità, come abbiamo fatto contro l’Atletico. Non mi fido di come ha giocato il Barcellona a San Sebastian. Giocheremo contro dei campioni, e i campioni sono tali nelle grandi partite”, risponde il francese, che si cura solo in parte del rientro di Iniesta: “Non cambierà ciò che faremo noi. Sappiamo che è un grande giocatore, importante per la sua squadra”. E infatti conferma: “Ho già deciso la formazione, sì”.

Ancora sulla nomina a miglior allenatore: “L’umiltà è la mia forma di intendere il calcio. Tutti devono sentirsi importanti per il club, non per me. Quando ho cominciato avevamo solo due giocatori in panchina, ora possiamo fare giocare più gente e questa è la strada. Certo, alcuni giocatori fanno la differenza, non sono stupido. Però tutti sono importanti nel gruppo. Utilizzerò tutti”.

Ad aprile il Real espugnò il Camp Nou: “Domani sarà diverso. Giocheremo con il culo stretto. Questo deve essere chiaro nella nostra testa, perché loro sono fortissimi. Saremo pronti”. E quel giorno andò a segno anche Benzema: “È molto importante per noi. Ci dà moltissimo, come Cristiano. Ma non è questione di uno o due giocatori, conta il gruppo”.

Anche gli altri hanno però dei campionii, su tutti Messi: “Sappiamo che tipo di giocatore è. Sono tutti molto forti, non solo lui”.

Sui 6 punti di vantaggio: “Non so cosa succederà, ma noi giocheremo per vincere. Non facciamo calcoli perché non va bene. Abbiamo 90 minuti per fare bene, punto”.

Florentino Perez ha dichiarato che resterà tutta la vita a Madrid: “È vero che resterò in Spagna, mi trovo bene, sono tutti gentili con me. Perez mi ha dato l’opportunità di venire qui quando tanti non volevano. Gli sarò eternamente grato, però ora sono un allenatore ed so che è diverso. Comunque, lo ringrazio molto”.

Zidane ha già vinto al Camp Nou anche da giocatore: “Non c’è niente di meglio. È ciò che sognano tutti i calciatori. Io ho avuto la fortuna di farlo”.