E' stato per due anni l'uomo nuovo del Barcellona di Luis Enrique. L'equilibratore in mezzo al campo, il giocatore in grado di abbinare doti di corsa, palleggio e inserimento, e di integrarsi perfettamente - evento rara per una squadra dai meccanismi così particolari come quelli blaugrana - con Sergi Busquets e Andres Iniesta. Ora però Ivan Rakitic è finito fuori dai radar del suo allenatore: difficoltà atletiche nella prima parte di temporada, prestazioni sotto la media e infine un'esclusione eccellente nella sfida di ieri contro il Villarreal al Madrigàl. 

Ivan Rakitic.  (MIGUEL RUIZ - FCB)

Nella seconda metà dell'anno solare 2016, il croato non è mai riuscito a trovare i giusti ritmi, fornendo prove obiettivamente scadenti, come quella dell'Anoeta contro la Real Sociedad in una delle ultime trasferte di campionato del Barcellona. Voci dall'interno del vestuario catalano parlano di una rottura tra questo ventottenne ex Siviglia e Schalke 04 e Luis Enrique, che nelle ultime partite gli sta preferendo - senza grandi risultati, a dire il vero - gli acquisti estivi Denis Suarez e Andrè Gomes. Ed ovviamente, come spesso accade in casi del genere, ecco moltiplicarsi le indiscrezioni di mercato sul giocatore in rotta con il suo club di appartenenza. Non sono nuove le voci relative a un interesse di big europee come il Manchester United e Juventus, mentre è invece a dir poco esplosiva l'apertura odierna del quotidiano croato Jutarnji List, secondo cui Rakitic sarebbe vicinissimo a firmare per il Manchester City, club allenato da Pep Guardiola, estimatore del numero quattro blaugrana. Guardiola avrebbe chiesto il giocatore al suo amico e dirigente Txiki Begiristain, anche per tappare il buco venutosi a creare in rosa dopo l'ennesimo, grave, infortunio occorso al tedesco di origine turca Ilkay Gundogan. Una destinazione di lusso per il croato, che però - secondo quanto riportato oggi dal Mundo Deportivo - avrebbe in testa solo il Barça, con l'obiettivo di riguadagnare la fiducia di Luis Enrique.

Ivan Rakitic durante la sfida di Copa del Rey contro l'Athletic Bilbao(Miguel Toña - Miguel Toña / EFE). 

D'altronde neanche i dirigenti blaugrana avrebbero al momento preso in considerazione l'opzione della cessione, in linea con la volontà del giocatore di non ascoltare alcuna offerta ("Non c'è nulla di nulla", le parole odierne di uno dei suoi agenti, Arturo Canales). Resta comunque sullo sfondo la necessità di recuperare ai massimi livelli uno dei centrocampisti più importanti nella rosa del Barcellona, che con il pareggio di ieri si è allontanato ancora dagli arcirivali del Real Madrid (-5 dalla vetta, con i merengues che hanno una partita in meno, che si disputerà a febbraio al Mestalla di Valencia). In una stagione travagliata, in cui Leo Messi sta continuando a mostrare meraviglie e a nascondere problemi tattici e atletici dei catalani, è stato infatti proprio il centrocampo il reparto più tartassato dagli infortuni. Luis Enrique ha dovuto fare a lungo a meno di Andres Iniesta, andato k.o. a Valencia a fine ottobre e rientrato solo agli inizi di dicembre proprio nel Clasico, mentre Sergi Busquets non si è riproposto sui suoi standard naturali. Le seconde linee non hanno saputo far dimenticare le assenze o le difficoltà dei titolari, se è vero che il grande acquisto Andrè Gomes è ancora in buona misura un oggetto misterioso, tutto da decifrare per collocazione in campo (mezz'ala o pivote) e per personalità calcistica. Ha fatto vedere lampi di ottima qualità invece il canterano Denis Suarez, che però nasce esterno offensivo e non centrocampista di una mediana a tre. Il brasiliano Rafinha Alcantara ha dato spesso fisicità al reparto, senza trovare mai la giusta continuità, mentre Arda Turan, il turco ex Atletico Madrid, sembra essere stato riconsiderato dal suo allenatore solo come un'alternativa a Messi e Neymar. Per tutti questi motivi, una delle priorità assolute del Barça 2017 è il recupero totale di Rakitic, giocatore fondamentale per affrontare al meglio la seconda parte di una stagione che non è ancora finita.