La parentesi all'Inter di Stevan Jovetic è stata negativa sotto tanti punti di vista e allora meglio separarsi per andare alla ricerca di nuovi stimoli. Per un giocatore con le caratteristiche del montenegrino difficile immaginare in questo momento un posto migliore di Siviglia, con Sampaoli in panchina e tanti giocatori offensivi schierati contemporaneamente. A cui bisogna unire una filosofia offensiva e legata al possesso palla che non può che esaltare gente come Jo Jo.

Il suo impatto sulla Liga e sul Siviglia è descritto dai numeri, dalle giocate e dai minuti che Sampaoli gli sta concedendo. Subito in gol all'esordio contro il Real Madrid in Copa del Rey, blancos colpiti di nuovo in campionato. Parlando a sport.es Jovetic racconta anche un aneddoto legato al Real e alla sua voglia di Siviglia: "Quando mi ha chiamato il Siviglia ho visto che c'erano tre partite in quindici giorni contro il Real Madrid e ho chiamato il mio agente per fare prima possibile, perché almeno una volevo giocarla. Ed è successo. Non potevo immaginare un avvio così. La prima partita ho segnato contro il Real, poi un assist con l'Osasuna, un altro gol con l'Espanyol. Sono molto felice e voglio continuare così. Ricorderò la prima rete per tutta la vita. Fare un gol così all'ultimo minuto non succede spesso nella vita. Soprattutto contro il Real Madrid, alla prima partita in casa. Tutto è stato un sogno."

Impossibile non parlare di Jorge Sampaoli: "Sampaoli è un allenatore che vive per il calcio. Quando è in campo e quando sta fuori. Mi piace perché gioca un calcio offensivo, non ci sono molti allenatori che lo fanno. Tutti pensano a difendere. A me piace come gioca e il rapporto che ha con i giocatori. La squadra è molto buona. Abbiamo tanta qualità e penso che possiamo fare sempre di più e che anch'io posso ancora migliorare conoscendo la squadra. Anche Nasri sta giocando bene, lo vedo felice e sta correndo come non mai. Sono felice per lui perché gli ultimi due anni al City non sono stati facili. Ma ora sta bene, è felice e spero che insieme faremo bene." Infine obiettivi personali e di squadra: "Il nostro obiettivo è arrivare nelle prime quattro e lottare in Champions, fare il possibile per andare avanti. Ho degli obiettivi nella mia carriera, ma l'importante è essere felici e continuare a giocare così e aiutare più possibile la squadra."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni