Nell'anticipo del sabato della ventiquattresima giornata di Liga, l'Alavès di Mauricio Pellegrino batte in rimonta il Valencia di Voro Gonzalez a Mendizorroza, grazie alle reti di Ibai Gomas e Katai, che nel finale ribaltano il gol ospite di Carlos Soler. Con questo successo i baschi salgono al decimo posto in classifica a quota 32 punti, mentre il Valencia resta fermo a 26.

La prima metà di gara è caratterizzata da ritmi di gioco piuttosto placidi, aiutati in maniera considerevole dalla mancanza di freschezza della squadra ospite, reduce dal dispendioso successo di mercoledì sera contro le merengues di Zidane. L’Alaves nei primi minuti detiene il possesso della sfera facendo girare a vuoto il Valencia con le ottime abilità di palleggio soprattutto del giovane e talentuoso Marcos Llorente, che nella prima frazione completerà 29 passaggi su 33, dimostrando una volta di più che questa è decisamente la stagione della sua consacrazione. I padroni di casa spingono molto ma non riescono a convertire i propri attacchi nel goal del vantaggio, sfiorato all’11esimo con un colpo di testa dell’ex Athletic Bilbao Ibai Gomez, vanificato da un bell’intervento di Diego Alves. Dopo i primi 20 minuti il Valencia cresce di convinzione, e con il solito ed immancabile lavoro di Simone Zaza, costruisce occasioni piuttosto interessanti, che non vengono mai concretizzate in tiri pericolosi verso la porta di Pacheco. Alla mezzora Voro prova a smuovere le maglie della difesa biancazzurra tramite l’interscambio delle posizioni di Soler e Parejo, (che nella gara del Mestalla contro il Real Madrid, quando è stato avvicinato ad Orellana, ha creato non pochi problemi alla difesa campione del mondo) ma non basta: si va negli spogliatoi con il risultato di 0-0, dopo un'occasione capitata sul sinistro di Manu Garcìa sul finale di tempo, che termina larga. 

È una partita che deve ancora decollare dal punto di vista del ritmo, ma che presenta invece interessanti risvolti tattici: Mauricio Pellegrino intuisce che il centrocampo del Valencia fatica a fungere da schermo per i propri difensori, e decide per avanzare il capitano Manu Garcìa sulla linea della trequarti, pronto a supportare Santos e compagni. Intuizione apparentemente vincente, dato che al 51’ proprio Manu Garcìa si fionda su una seconda palla e arriva al tiro, che dovrà far esibire tutte le doti di Diego Alves per essere considerato innocuo. Al 59’ uno spento Santos lascia il posto a Ruben Sobrino, attaccante meno poderoso ma molto più agile, mobile e sfuggente del compagno uscente. Il neo entrato ci mette 5 minuti per incantare Mendizorroza: riceve palla ai 30 metri, si gira e con un dribbling fa fuori Mario Suarez, si allunga il pallone anticipando Abdennour, e scaglia una sassata verso la porta di Diego Alves che deve esibire il terzo jolly di giornata. Occasione clamorosamente sprecata dall’Alaves, ed è a questo punto che entra in gioco la legge più famosa di questo gioco: “gol sbagliato, gol subito”. Al 68’ una punizione dal limite di Parejo ottimamente diretta verso l'incrocio viene deviata da prima da Pacheco e poi dalla traversa, che dirige la sfera verso Carlos Soler Barragan, il quale con un tocco sotto misura traccia il diagonale dello 0-1. Vantaggio immeritato per il Valencia, che si rilassa convinto di aver già cucinato la frittata, ma inconsapevole che di lì a 10 minuti arriverà il fulmine del talento di Ibai Gomez, che ristabilisce l’equilibrio in un baleno.  Hanno anche il tempo per l'incredibile sorpasso i baschi: l'ex Stella Rossa Katai riceve un bel filtrante dal fantastico destro di Ruben Sobrino, e grazie all'errato posizionamento di Joâo Cancelo si trova a tu per tu con Diego Alves, che questa volta può solo osservare il pallone entrare in rete. Perde infine la testa il Valencia dopo la rimonta subita, in particolare Orellana, che dopo continui insulti tra arbitro e giocatori, sceglie di intervenire brutalmente sulla gamba di Sobrino, conquistando meritatamente il secondo giallo. La disputa terminerà così: 2-1 per l'Alaves, che sentenzia il Valencia con una prestazione veramente impressionante, grazie ai suoi gioielli che ora brillano  come non mai.

Grande prestazione per Ibai Gomez | Lainformacion.com
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Elia Faggion
Elia, 20 anni. Radiocronista in erba. Conducente di una attività agricola familiare e frequentante del Piccolo Gruppo di Michele Plastino, coltivo il sogno di diventare giornalista sportivo a tempo pieno. email: [email protected]