Classica vigilia di campionato a Valdebebas, dove il Real Madrid di Zinedine Zidane prepara il match di domani sera che vedrà i merengues ospitare il Las Palmas al Santiago Bernabeu. Occasione, quindi, a tre giorni dalla rimonta vincente del Madrigal, per confermare la vetta della Liga per i blancos, che ospitano la squadra di Boateng reduce da quattro sconfitte di fila. Il tecnico transalpino ha così parlato della gara, guardando ai temi tattici della sfida ma non solo. 

"Si vince e si perde assieme e questo deve essere l'atteggiamento della squadra fino alla fine di ogni singola partita, così come della stagione. Abbiamo una partita ogni tre giorni e sappiamo bene l'importanza di ognuna. Siamo preparati per questo, ed anche se a volte avresti bisogno di tempo per recuperare energie, è quello che dobbiamo accettare. Domani dobbiamo giocare assieme, come una squadra, e siamo pronti e preparati a farlo. Da inizio Gennaio non perdiamo, anche se in una stagione così lunga può accadere di cadere qualche volta, o di avere un momento negativo. Combattiamo tutti i giorni con la pressione, abbiamo la necessità di fare tutto con il massimo dell'attenzione e della concentrazione, sempre da squadra". 

Tornando sulla partita contro il Villarreal, il tecnico ha analizzato l'approccio della sua squadra nella ripresa: "Stiamo lavorando su questo aspetto per migliorarlo. Concediamo troppi gol in avvio di frazione, che sia la prima o la seconda. La nostra volontà è tuttavia che ciò accada il meno possibile, anche se il calcio a volte è così, puoi lavorare molto sulle cose, ma non sempre ti riescono in partita, perché ogni volta affronti squadre diverse che hanno il loro credo. Alcune cose nel calcio non si possono evitare, come quando un giocatore segna da 35 metri, ma possiamo lavorare assieme per migliorarle".  

Il tecnico transalpino guarda inoltre avanti rispetto all'episodio che ha visto protagonisti Morata ed Isco sulla panchina del Madrigal: "Stavano soltanto scherzando, questo è. Avete visto come sono entrati in partita? Non si può dire nient'altro a riguardo. Abbiamo ventiquattro giocatori in rosa che possono ugualmente far bene. Questo è uno dei compiti più difficili di un allenatore, per me è motivo di orgoglio se un giocatore mi dimostra di voler giocare di più. E' impossibile far giocare tutti, anche se vorrei mostrare alla squadra che tutti sono importanti per il gruppo. Parlo con loro, provo a dirgli quando giocherà e quando no, in modo da avere un rapporto chiaro con loro. Rispetto tutti, così come le proprie opinioni, ma devo prendere delle decisioni e lo faccio per il bene della squadra: a volte va male come a Valencia, altre bene come contro il Villarreal". 

Ed ancora, riguardo i singoli giocatori, il tecnico si sofferma su Keylor Navas e su Benzema: "Navas ha tutta la mia fiducia. Ci sarà sempre qualcuno che ti critica e che ti mette pressione. E' inevitabile. Dobbiamo soltanto concentrarci sul nostro lavoro a dare ai giocatori tutta la fiducia della quale hanno bisogno fino alla fine della stagione. Benzema? Giocherà quando reputerò sia giusto. Io devo prendere delle decisioni in tal senso e vedrò domani se è il caso di farlo giocare. Per me tutti sono importanti e la cosa fondamentale e che tutti restino uniti fino al termine della stagione".