In un match da montagne russe, il Real Madrid di Zinedine Zidane vince al Municipàl di Butarque contro il Leganès di Asier Garritano, confermando la leadership in Liga anche dopo la trentesima giornata. Merengues che volano sullo 0-3 in meno di venticinque minuti, grazie ai gol di James Rodriguez e Alvaro Morata, salvo accusare un brusco passaggio a vuoto intorno alla mezz'ora, che rimette in partita il Leganès, a segno con Gabriel Pires e Luciano Neves. Nella ripresa un'autorete di Martin Mantovani tranquillizza gli ospiti, che gestiscono il doppio vantaggio, salendo così a 68 punti in classifica, a +2 sul Barcellona. Padroni di casa fermi a 27. 

Esultanza dei giocatori del Real in occasione del quarto gol. Fonte: LaLiga.es

Per la trasferta di Leganès, Zinedine Zidane vara un robusto turnover. Non convocati Ronaldo e Bale, fuori Modric, Kroos, Carvajàl e Benzema. Spazio dunque a Keylor Navas in porta, Danilo e Marcelo terzini, Nacho e Sergio Ramos centrali, in un 4-2-3-1 che prevede Casemiro e Kovacic a centrocampo, Lucas Vazquez e Marco Asensio sugli esterni, James Rodriguez a supporto di Alvaro Morata. Asier Garritano risponde con un 4-5-1: davanti a Iago Herrerin ci sono Unai Bustinza, Mantovani, Siovas e Diego Rico, in mediana Tito, Ruben Perez e Timor, con Gabriel Pires e Szymanowski ai lati di Luciano Neves. 

L'undici del Real a Butarque. Fonte: LaLiga.es

I padroni di casa pressano subito a tutto campo, costringendo il Real ad alzare i ritmi e a sbagliare qualcosa in palleggio. E' Nacho il giocatore più in difficoltà della Casa Blanca, che però non corre grandi pericoli, eccezion fatta per un tiro da fuori area del solito Szymanowski. In un attimo i merengues sfondano con il loro tridente leggero: è il quindicesimo quando Marco Asensio recupera palla sulla trequarti, si libera di almeno un paio di avversari e giunge davanti a Iago Herrerin, per servire perfettamente l'accorrente James Rodriguez, che a porta vuota non può sbagliare.

James Rodriguez, autore del primo gol. Fonte: LaLiga.es

E' il gol che stappa la partita, perchè tre minuti più tardi Alvaro Morata fa 0-2: il centravanti di riserva di Zidane corregge di testa una sponda aerea di Nacho su calcio d'angolo, confermando le sue ottime medie realizzative. Il Leganès, partito forte, accusa il doppio colpo dei blancos, e al 23' va sotto addirittura di tre reti: stavolta è Mateo Kovacic a imbeccare Morata con un gran tocco. Il canterano, sul filo del fuorigioco, controlla e di destro a giro batte Iago Herrerìn.

Alvaro Morata, autore di una doppietta. Fonte: LaLiga.es

Quando ci si attende una gara tutta in discesa per il Madrid, ecco risvegliarsi i padroni di casa, che prima vanno vicini al gol con Gabriel Pires, che tira fuori da buona posizione, poi trovano l'1-3 proprio con il loro esterno destro, lestissimo a ribadire in rete un pallone messo in mezzo da Diego Rico (male Danilo nella circostanza) e non respinto via da Sergio Ramos. Passano meno di centoventi secondi, e il pubblico di Butarque esplode per la seconda volta: su calcio d'angolo il Real si fa sorprendere nel gioco aereo, con Luciano Neves pronto a freddare Keylor Navas a pochi centimetri dalla porta. E' il momento peggiore della capolista, che spreca con Lucas Vazquez e Danilo (sul primo è fantastico Iago Herrerin), rischia in disimpegno con Nacho, e torna negli spogliatoi per riordinare le idee. 

Il gol di Luciano Neves.Fonte: LaLiga.es 

Alla ripresa delle operazioni il Real trova immediatamente il gol della (relativa tranquillità). E' una clamorosa autorete di Martin Mantovani (su calcio piazzato di James, con Morata pronto al tris) a battere un incolpevole Iago Herrerin, e a ridare ai blancos l'agio del doppio vantaggio.

L'autogol di Martin Mantovani. Fonte: LaLiga.es

Il Leganès continua però il suo pressing alto, costringendo Nacho a completare la sua serata da incubo, ma perde via via lucidità. Garitano sostituisce prima Tito con Samu Garcia, poi Gabriel Pires con Alberto Bueno, ma i suoi non impensieriscono più di tanto Keylor Navas, nonostante il Real continui ad essere lungo sul campo, con Kovacic in difficoltà nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa insieme a Casemiro. Szymanowski mostra lampi del suo talento seminando prima Marcelo e poi Sergio Ramos, ma il suo sinistro si rivela un colpo a metà strada tra un tiro e un cross. Intanto Zidane cambia un furioso James per Isco, anche per cercare maggior palleggio in mezzo al campo, ma il Real procede comunque a sprazzi. Asensio illumina, ma a Morata non riesce il tris. Anche l'autore della doppietta in maglia merengue lascia poi il campo per il giovane Mariano, in un match che perde ritmo, a tutto vantaggio degli ospiti, che controllano meglio il pallone anche grazie all'ingresso di Luka Modric per il connazionale Kovacic. Garitano si gioca anche la carta Machis per Szymanowski, ma nel finale le occasioni migliori capitano a Lucas Vazquez, che si fa ipnotizzare da Iago Herrerin, e ad Asensio e Isco, che vedono i rispettivi tiri verso la porta ribattuti dai difensori avversari. Vince dunque un Real spettacolare ma non del tutto convincente, atteso ora all'esame derby sabato pomeriggio al Santiago Bernabeu.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]