Spagna, Galizia, Vigo. In questo piccolo angolo situato nel nord-ovest della pensila iberica, c'è una forte passione nei confronti della squadra locale, ossia il Celta Vigo. Non è una squadra titolatissima, ma porta da sempre una sorta di etichetta storica per quanto riguarda il calcio spagnolo. Nacque come risultato dell'ambizione delle squadre di Vigo di farsi avanti a livello nazionale dopo risultati non positivi, specialmente conseguiti contro le squadre basche che erano divenute in quel periodo le bestie nere delle compagini cittadine. L'idea originaria era di unire le due principali formazioni della zona per ottenere una squadra più competitiva.

Come detto precedentemente, questa squadra non può vantare un numero elevato di trofei. L'anno scorso, però, abbiamo assistito a un miracolo calcistico grazie all'eccellente credo calcistico lanciato da Eduardo Berizzo, uno dei tanti cosiddetti "discepoli" di Marcelo Bielsa. Il Celta Vigo ha chiuso al tredicesimo posto in campionato, totalizzando 45 punti e incassando un elevato numero di goal (69). L'andamento è stato condizionato dallo straordinario cammino in Europa League, con la conquista delle semifinali per la prima volta nella storia. Per una squadra dal bacino ristretto è normale un calo di rendimento. Tuttavia, però, è stata una delle migliori stagioni di sempre.

Il Celta Vigo si sta muovendo con intelligenza per quanto riguarda il mercato in entrata. D'altronde è una società che da diverso tempo gioca un bel calcio, e ha stupito tutti per come è riuscita a mettere su in breve tempo una squadra capace di arrivare fino alle semifinali di Europa League. Grande merito va attribuito a Eduardo Berizzo e alla sua straordinaria capacità di insegnare calcio in una cittadina che, prima dello scorso anno, non aveva mai vissuto emozioni del genere. Cosa ci si può aspettare da uno che per ben sei stagioni ha indossato la prestigiosa maglia dei Newell's Old Boys? Calcio complesso ma efficace, con un pizzico di imprevedibilità e "locura". In quel di Rosario non puoi masticare calcio se non disponi di questi ingredienti.

Se egli stesso è stato etichettato da Bielsa come uno dei suoi discepoli, ci sarà un motivo. Adesso, la squadra è stata affidata a un altro tecnico dalla grande concezione calcistica, ossia Juan Carlos Unzué, ex assistente di Luis Enrique durante il triennio a Barcellona. Come detto in precedenza, il Celta Vigo sta agendo in maniera mirata sul mercato. L'organico a disposizione è già ottimo per competere nelle zone europee, e con gli acquisti di Lobotka ('94) e Jozabed Sanchez ('91) la squadra ha innalzato ulteriormente il tasso tecnico del centrocampo, reparto già importante con i vari Diaz, Hernandez, Radoja e Wass.

Il 4-3-3 di Unzué, tecnico che predilige questo schieramento dopo averlo studiato attentamente durante il percorso al Barcellona.

Come già detto, Unzuè ha a disposizione una squadra importante che può tranquillamente ambire per le posizioni europee. Il reparto difensivo è ben strutturato, soprattutto per quanto riguarda l'esperienza: Hugo Mallo e Jonny sono due ottimi terzini che gestiscono bene sia la fase di contenimento che quella offensiva. Al centro, spazio a Cabral e Fontas. In mezzo al campo, Marcelo Diaz e Pablo Hernandez sono due mediani cileni di grande quantità e sostanza, con un Wass che aggiunge quel pizzico indispensabile di qualità. Il danese classe '89, può giocare indifferentemente come terzino o come esterno anche sulla fascia sinistra, e inoltre può ricoprire i ruoli di centrocampista interno a sinistra e come trequartista, dimostrando di essere un giocatore polivalente. Calciatore completo e talentuoso, qualche anno fa era una delle promesse delle giovanili del Brondby. E' in possesso di una discreta velocità, buon possesso palla, buon dribbling, ha un destro potente ed è bravo sui calci da fermo. Occhio anche al giovane Radoja, altro mediano molto interessante messosi già in luce nella passata stagione. Nel reparto offensivo, spazio alle certezze Iago Aspas e Guidetti, con un Pione Sisto pronto a diventare protagonista. Ala danese rapidissima, adattabile sia a destra che a sinistra di un 4-3-3.

Obiettivi? Conferme, con uno sguardo vigile verso il continuo processo di crescita. Quest'anno si tenterà di tornare in Europa e di fare bene in campionato, magari provando ad arrivare in fondo fino alla Copa del Rey. La squadra è matura al punto giusto per provare a scrivere la storia, la palla passa a Unzuè e alla sua metodologia di insegnare calcio.