Galeotto fu il rigore. Anzi, il modo in cui tirò il rigore. Nella sfortunata partita con la Germania ad Euro 2016, conclusasi ai rigori, il tiro dal dischetto di Zaza creò non pochi malumori tra i tifosi degli Azzurri. Una rincorsa decisamente troppo teatrale, un tiro decisamente troppo alto. Subito dopo Graziano Pellè, Simone Zaza finì sul banco degli imputati e non fu propriamente assolto. Poco dopo il ct Conte se ne andò dalla Nazionale italiana per approdare al Chelsea. Stessa sorte toccò a Zaza che si trasferì oltre la manica, sempre nella capitale inglese ma in direzione est. Dopo un anno condito da poche presenze e gol decisivi alla Juventus, Zaza improvvisò un'avventura al West Ham, convinto di un posto da titolare e di riprendersi quella Nazionale. Le cose andarono male. Poche presenze, zero gol. E la maglia azzurra divenne un miraggio.

Poi l'occasione del riscatto, la Liga ed una maglietta bianca. Non quella del Real Madrid ma quella di un Valencia in crisi. Una scommessa ardua che Zaza accetta. E vince. Poco a poco, diventa titolare inamovibile e segna subito sei gol, colpendo anche il Real Madrid. Tanto basta al Valencia per convincersi del giocatore che viene prontamente riscattato dalla Juventus. Comincia il nuovo anno ed il Valencia è cresciuto anche grazie ad un Zaza rigenerato e ritrovato. Otto minuti e il centravanti italiano segna la sua prima tripletta contro il Malaga. Ad oggi, dieci presenze e  nove gol. Una media paurosa che quasi somiglia a quella tra gol e minuti giocati quando era tra le fila dei bianconeri, i quali ancora lo ringraziano per quel suo gol bellissimo (e decisivo) al Napoli che ha praticamente consegnato l'ennesimo scudetto alla squadra di mister Allegri.

Numeri pazzeschi quelli dell'attaccante nato a Policoro. Numeri che lo hanno incoronato miglior giocatore della Liga di settembre. Inutile dire che la Liga è il campionato dove giocano quei due marziani di Cristiano Ronaldo e Leo Messi. Gli ultimi otto tiri in porta di Zaza si sono tramutati in gol. E dopo Malaga, Zaza ha continuato a segnare divorando tutto ciò che si mette in mezzo tra lui ed il gol. Un rullo compressore che ha schiacciato Athletic Bilbao, Real Betis e Siviglia. Proprio agli andalusi biancorossi aveva segnato il suo primo gol in Champions League. E ieri anche al Deportivo Alaves, un altro meraviglioso gol sotto all'incrocio e con il suo piede debole. E soprattutto decisivo. Solo Messi sta facendo meglio di lui. Ma insomma, stiamo pur sempre parlando di Messi. E ad oggi non sembra irrealistico pensare ad una seconda insignazione per Zaza come miglior giocatore d'ottobre della Liga. Ventura farebbe bene ad iniziare a puntare su di lui.