Il match più atteso della 29esima giornata di Ligue 1 termina a reti inviolate: al Velodrome, tra Marsiglia e Lione, rispettivamente terza e prima in classifica, finisce 0-0. Un risultato bugiardo, per due motivi: il primo è che la partita è stata intensa e molto divertente, oltre che aggressiva; il secondo è che un gol in teoria c'è stato, solo che l'arbitro non l'ha assegnato, perchè all'85' la palla, sul tocco di Ocampos, oltrepassa la linea di qualche centimetro. Alla fine però tra i due migliori attacchi del campionato vincono le difese.

LE SCELTE - Solito modulo enigmatico scelto da Bielsa: una sorta di 3-3-3-1 tramutabile in 4-2-3-1, a seconda della posizione di Romao, uomo chiave tatticamente parlando per il Marsiglia. Davanti scelto Gignac, con Batshuayi in panchina. Classico 4-3-1-2 invece per Fournier, con Fekir davanti ad affiancare Lacazette. Ancora assente Gourcuff per infortunio.

LA PARTITA - Ritmi altissimi sin dalle prime battute, con le occasioni che non tardano ad arrivare: comincia meglio il Lione, con un contropiede sciupato da Lacazette e un'incornata di Umtiti fuori di poco. Alla lunga vien fuori anche il Marsiglia in fase offensiva: la squadra del Loco alza i ritmi e pressa a tutto campo, mettendo in difficoltà gli avversari e trovando anche un paio di buone occasioni, una in particolare respinta da Lopes in uscita bassa. Il portiere portoghese si esibisce in un miracolo alla mezz'ora, mettendo in corner in allungo un colpo di testa quasi impeccabile di Gignac. L'OM fa paura quando prende ritmo offensivo, ma nel finale di primo tempo si rilassa e il Lione torna a prendere campo.

Primo tempo comunque equilibrato e combattuto, mentre la ripresa comincia a ritmo lento, ma in un amen le squadre si allungano e cominciano a fioccare occasioni. Si gioca anche la carta Ocampos Bielsa, mentre la partita va a fiammate: chance per Lacazette, che di testa va troppo morbido su una punizione; dall'altra parte Ayew non arriva di poco su una buona palla in area, e sul prosieguo dell'azione Imbula, autore di una partita maiuscola, prova la botta da casa sua che esce di poco. Ulteriori segnali di ripresa da parte dell'OM intorno al 70': prima Payet cerca un destro al volo dalla distanza che esce di poco, poi Gignac, a conclusione di un'ottima transizione, cerca il diagonale col destro cogliendo solo il palo.

Nel finale succede di tutto, nel giro di due minuti: prima, su azione da corner, la palla oltrepassa la linea dopo il tocco di Ocampos (con tanto di mezzo miracolo di Lopes), ma l'arbitro non vede e non assegna il gol; poco dopo, Morel entra durissimo a forbice su N'Jie e si guadagna il rosso diretto, con tanto di accenno di rissa e faccia a faccia non proprio amichevoli. A due minuti dal termine ci vuole un super Mandanda per mettere in corner il mancino di Tolisso, duello che si ripropone anche nel quarto dei cinque minuti di recupero, e il risultato è lo stesso. Termina 0-0, è davvero mancato solo il gol. Che, a dirla tutta, c'era.