6 Agosto 2011; Javier Pastore è un nuovo giocatore del Psg: inizia un capitolo importante della carriera del Flaco. Adesso, a distanza di 5 anni, il classe '89 ripercorre il suo addio al calcio italiano, fino all'approdo a Parigi: "Ho passato anni belli ed importanti in Italia che resteranno per sempre impressi nella mia mente. Ricordo che prima di passare al Psg, volevano acquistare il mio cartellino l'Inter, la Roma ed il Milan ma il prezzo era troppo alto e Zamparini decise di vendermi all'estero. Si fece avanti il Paris ed io accettai senza perder tempo."

L'interessamento della Juventus, due anni dopo: "Durante il mio secondo anno al Psg, mi cercò la Juve. Avevo perso il posto da titolare ed i dirigenti bianconeri chiesero informazioni sul mio conto ma poi non se ne fece nulla. Adesso sono felice e resterò a Parigi. In futuro potrei anche partire, magari la società a dicembre la società non mi vuole più. Adesso però, anche se l'Italia mi piace, qui sto da Dio."

​Domanda sulla Signora e sul suo mercato spacca campionato: "Conte ha fatto un gran lavoro imponendo una mentalità vincente che ha ripreso anche Allegri. La prova è che sono riusciti ad arrivare primi pur partendo male l'anno scorso. Gonzalo è sicuramente uno dei cinque attaccanti più forti del mondo. Quest'anno aveva una squadra che giocava per lui ed ha fatto qualcosa di storico, di unico. Andrà a rinforzare una squadra già forte prima del suo arrivo. Riguardo a Pogba penso che, al giorno d'oggi, se vuoi i campioni devi pagarli. Paul è un fenomeno, basta vederlo in campo"

Il suo rapporto con Dybala ed un consiglio a Messi: "Dybala è della mia stessa città ed abbiamo giocato insieme anche in vacanza oltre che in nazionale. Per me può vincere il pallone d'oro anche se la concorrenza è agguerrita. Giocando in una grande come la Juve, sono sicuro possa raggiungere molti obiettivi e togliersi altrettante soddisfazioni. Messi invece qui in Argentina è un idolo. Perdere un'altra finale è stato un duro colpo per lui perchè ci teneva davvero tanto. Ma non può mollare, è troppo importante per l'albiceleste"

​Un pensiero su due campioni nostrani di epoche diverse; Verratti e Totti: "Marco, per me, è il miglior centrocampista del mondo. Gioca come un 35enne che ha militato con il Real Madrid ed il Barcellona. Fa cose che gli altri non fanno e migliorerà ulteriormente con il tempo. Totti spero di rincontrarlo per chiedergli un'altra maglia. Ne ho una ma voglio la seconda. Ha fatto un carriera incredibile e a chi sostiene che io assomiglio a lui, rispondo che non ha senso paragonare me a Francesco. In campo dà spettacolo, spero continui a giocare."

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez