Sembra una di quelle belle favole che il calcio inglese sa regalarci di tanto in tanto. Se a far notizia spesso sono i successi di United, City, Chelsea, Liverpool e Arsenal, gli esoneri o le diatribe arbitrali, l'Inghilterra sa offrire agli appasionati di "football" molto altro.La cavalcata inarrestabile del Burnley di Sean Dyche non può passare inosservata perchè in Championship dopo dodici turni disputati, i Clarets sono primi a 29 punti, con una media di 2,4 punti a partita, terrificante se si pensa al passato recente della squadra del Lancashire, 11esimo e 13esimo nelle ultime due annate.

Miracolo? Meglio non farsi sentire dal tencico Dyche che, approdato sulla panchina del Burnley nell'ottobre del 2012, ha saputo pian piano ricostruire un gruppo solido nonostante le partenze nel mercato estivo del bomber Austin, passato al Queens Park Ranger dopo una stagione da 24 gol, e dell'irlandese Chris McCann, perno di centrocampo e leader dei Clarets, passato al Wigan dopo otto anni. Dyche non si è fatto certo spaventare e da buon difensore centrale qual'era, ha saputo puntellare il gruppo a disposizione dando solidità e compattezza in ogni reparto del campo.

In porta è arrivato Tom Heaton dal Bristol City, estremo difensore classe '86 solido e in cerca di una piazza per rilanciarsi dopo l'esperienza negativa ai Robins, lui scuola Manchester United. Nella classica difesa a quattro cara a Dyche, spazio a destra al 23enne Kieran Tripper, ex City, e giovane di assoluto potenziale nominato nella squadra dell'anno nella passata stagione. A sinistra investimento oneroso quello per Danny Lafferty dal Derry City nel gennaio del 2012. La titolarità nei Clarets gli è valsa la prima chiamata nella nazionale nordirlandese nel maggio di due anni fa. Nel cuore della difesa la leggenda del Burnley Michael Duff, più di 300 presenze nel corso delle sue 9 stagioni nel Lancashire. Coppia perfetta quella con l'ex Derby County Jack Shackell ricordato dalle parti del Turf Moor per il gol segnato nella passata stagione con il Blackburn. Da non sottovalutare il contributo dell'ex Magpies David Edgar, difensore canadese roccioso e sempre presente. A sinistra Lafferty ha avuto nella passata stagione la concorrenza del biondo Ben Mee, inglese classe '89 anche lui come Tripper scuola Manchester City.

Fascia sinistra affidato al mancino dello scozzese Ross Wallace, arrivato dagli acerrimi rivali del Preston, e capace di impressionare la tifoseria per essere una spina nel fianco per le difese avversarie. A centrocampo ecco Dean Marney, ex Tottenham e Hull City. Con gli Spurs 11 presenze e una doppietta indimenticabile con l'Everton nel 2005. Uno dei volti nuovi e decisivo nell'ultima di campionato è lo scozzese Scott Arfield, piedi buoni, testa niente male in mezzo al campo e già tre gol a segno in campionato. Occhio all'esperienza davanti alla difesa di Brian Stock, 30 anni, e 29 presenze nella passata stagione. Altro volto nuovo è quello del centrocampista arrivato in agosto dal Wigan David Jones, in cerca di conferme dopo qualche stagione traballante con vari prestiti. Ci si aspetta il definitivo salto di qualità dall'ala Junior Stanislas ex West Ham, autore di qualche gol di pregevole fattura nella passata stagione. In attacco la partenza di Austin ha liberato la coppia gol formata dal gallese Sam Vokes, già 8 gol quest'anno, e il classe '92 Danny Ings, 6 gol fin'ora, talento cristallino ma anche di cristallo visti i numerosi infortuni dopo il suo arrivo al Turf Moor dal Bournemouth. Senza dimenticare il promettente difensore centrale Kevin Long, l'attaccante Ryan Noble e i centrocampisti Hewitt e Howieson, il Burnley sembra avere i numeri giusti per mantenere aperta fino a maggio la corsa alla promozione in Premier League.

Dalle parti del Lancashire sono ormai lontanissimi i ricordi dei primi successi datati prima della guerra con il titolo del '21, e subito dopo il conflitto mondiale quando il Burnley aveva in panchina Harry Potts e a centrocampo la coppia d'oro formata da Jimmy Adamson e Jimmy McIIroy, trascinatori nel secondo titolo in campionato del '60. Nel '61 la storica partecipazione alla Champions League. L'anno dopo il secondo posto in campionato, arrivando in finale di Fa Cup. Anni fantastici con elementi di spicco in nazionale come Connelly, campione del mondo nel '66, o McIIroy, 55 presenze con l'Irlanda del Nord. Gli anni sessanta furono anni importanti per la storia del club, sempre pronto a lottare fino in fondo con chiunque. Dopo un lento ed inesoraile declino culminato con la terribile esperienza della retrocessione in quarta divisione, i Clarets tornarono a far parlare di sè negli anni '90 con la scalata delle categorie inglesi e il ritorno in League Two. Dopo circa 30 anni il ritorno in Premier nel 2009. Che sia questa la strada giusta per tornare in vetta?. Sabato intanto il Turf Moor vuole conferme con il Qpr per continuare a sognare.