Il cinismo della grande squadra si vede nel momento esatto. Per esempio quando hai l'occasione di poter scavalcare le tue dirette concorrenti con una vittoria su un campo difficile: per chiedere chiarimenti di questo genere basta rivolgersi a Tim Sherwood. Quinta vittoria consecutiva lontano da Londra e quarto posto agganciato in classifica dopo il passo falso del Liverpool. Quando lo chiamano l'uomo simbolo della rinascita non hanno tutti i torti.

Nonostante il punteggio rotondo, i padroni di casa sono stati veramente sfortunati: la traversa colpita da Bony e le molte occasioni sfiorate sono la fotografia del pessimo momento dello Swansea. La grinta e il carattere dimostrato nel finale di gara fa comunque onore alla squadra di Laudrup. Buona prestazione per gli Spurs, abili a sfruttare le occasioni avute durante tutto il match: uomo simbolo della rinascita, oltre a Sherwood, è proprio Adebayor, capace di rispondere alle critiche ricevute a suon di gol. Se la zona Champions è più vicina, il merito è anche del togolese.

PRIMO TEMPO – Nella prima frazione di gara lo Swansea prende in mano il pallino del gioco, creando palle gol a non finire: Shelvey è il più attivo sulle conclusioni da lontano, ma il centrocampista ha qualche problema di precisione. Ci provano anche Bony e Routledge: Lloris è reattivo e si supera in entrambi i casi. Al 25' tutto il Liberty Stadium si dispera: ancora l'ivoriano con la maglia numero 10 prova a scardinare la porta, ma riesce a tirar giù solo la traversa. La giornata degli Swans peggiora minuto dopo minuto. Al 35' arriva l'episodio che spezza in due la gara: Adebayor salta più in alto di tutti andando a prendere un cross perfetto di Eriksen. 1-0 e Spurs in avanti alla prima vera occasione da gol. Nei minuti finali ci provano ancora i padroni di casa, senza però trovare la porta di Lloris.

SECONDO TEMPO – Nella secondà metà di gioco Laudrup prova a mescolare le carte in tavola, ma ancora una volta il Tottenham riesce ad essere più spietato di un serial killer: Walker arriva in area di rigore e mette al centro un pallone forte e teso. Chico si trova sulla traiettoria e lo spedisce alle spalle del proprio portiere. Londinesi pragmatici, Swansea veramente sforunato. Nel secondo tempo Adebayor e compagni prendono in mano la situazione e ripartono in contropiede: ad ogni azione sembrano poter far male. Non se ne rende conto Dembele che al 70' si divora un gol già fatto: palla ricevuta da un lancio millimetrico di Chiriches, aggancio fantascientifico e uno contro uno con Tremmel. Adebayor da solo chiama il pallone ma il numero 19 calcia a rete spedendola fuori. Il centrocampista dovrà offrire diverse bevute al togolese. Passa 1 minuto e stavolta Adebayor si prende la rivincita personale: cross basso di Rose e piattone vincente per il 3-0. Partita virtualmente chiusa a 20' dal termine. Nel finale ci prova ancora lo Swansea incoraggiato dal proprio pubblico, ma la rete di Bony nel finale serve solamente agli almanacchi della storia del calcio. Il possesso palla diligente di Naughton e compagni spengne qualsiasi spirito di rimonta da parte dei "Cigni".

All'inizio del match avevamo ripetuto più volte che il pareggio non era un risultato considerato dalle due squadre: ha avuto la meglio il cinismo e la concretezza degli ospiti, abili a sfruttare il momento negativo degli avversari. Un punteggio comunque che non rende giustizia al calcio espresso dai gallesi: purtroppo però, la Premier e il calcio ci hanno insegnato che in questo sport nulla è logico.