Aston Villa - Swansea 1-2
(Jordan Ayew, Sigurdsson, Andre Ayew)

Quando l'Aston Villa annuncia l'XI titolare con il quale Sherwood crede di poter salvare la proprio panchina, sugli spalti del Villa Park la gente è incredula. L'ex boss del Tottenham, per la gara con lo Swansea, rinnega ogni principio del calcio: seconda panchina consecutiva per una delle poche note positive della stagione Amavi e vabbè; nel 4-2-3-1 i due mediani sono Gueye (ed ok) e BACUNA (che di mestiere fa il terzino, l'esterno alto, al massimo la mezzala), e davanti ne piazza QUATTRO (Jordan Ayew, Gabby Agbonlahor, Gestede e Grealish). Ok il volersi imporre ma la squadra sembra leggermente sbilanciata. Ci si chiede se esista un centrocampo.

Purtroppo per Sherwood la partita non va come avrebbe voluto lui. Vince lo Swansea, anch'esso come l'Aston Villa presentatosi al kick-off in crisi. Ed adesso il destino sembra segnato. L'anno scorso ci vollero cinque sconfitte consecutive per salutare Lambert. Sherwood oggi ha toccato quota sei: non vince dalla prima giornata. E' una partita di parziali: prima meglio i Villans, poi i gallesi, poi di nuovo i Villans. Di contorno un parapiglia fra l'ex Napoli Fede Fernandez e l'ex Fiorentina Micah Richards, con capitan Ashley Williams che va a prendersi il giallo.

Scavallata l'ora di gioco arriva finalmente il gol: nel derby degli Ayew non poteva che sbloccare uno dei due figli di Abedì Pelé. E' Jordan, lasciato tutto solo ad altezza secondo palo sul cross di Agbonlahor. Appena sei minuti dopo il pareggio, di Gyilfi Sigurdsson che nel Monday Night precedente era stato lasciato in panchina a sorpresa. Meravigliosa punizione dell'islandese che il calcio piazzato se l'era pure guadagnato. La gara si fa frenetica, ansia che monta, schemi (semmai ce ne fossero stati in casa Villa) che saltano: basta una timida sovrapposizione di Naughton per mandare in tilt il sistema. Terzino assente, centrale che scende in ritardo, cross basso e tap-in vincente. Di chi? Ovviamente di Ayew, l'altro. André, a tre minuti dalla fine. Sherwood impietrito.

I tre punti per lo Swansea siginificano ritorno alla vittoria dopo 5 uscite a vuoto (6 se si contano le coppe) e prima vittoria fuori casa. Monk ed i suoi si riportano nelle zone calme mentre spingono giù l'Aston Villa, penultimo senza vittoria dalla prima, alla sesta sconfitta consecutiva, alla terza caduta in casa.

A.Villa (4-2-3-1) : Guzan; Hutton, Lescott, Micah Richards, Kieran Richardson; Bacuna, Idrissa Gana Gueye; Jordan Ayew, Grealish (74° Carles Gil), Agbonlahor (85° Adama), Gestede.

Swansea (4-2-3-1) : Fabianski; Naughton, Ashley Williams, Fede Fernandez, Neil Taylor; Ki, Shelvey (85° Cork); André Ayew, Sigurdsson, Jefferson Montero (76° Barrow); Bafetimbi Gomis (90° Eder).

Norwich - WBA 0-1
(Rondon)

Conoscendo Pulis l'azione con cui José Salomon Rondon decide la gara fra Norwich e WBA gli avrà fatto brillare gli occhi. Sprint in fascia di McClean, cross preciso, Rondon di testa che sovrasta tutti e segna. Puro calcio inglese. Il secondo tempo era appena cominciato, 46° minuto per l'esattezza. E' bastato quel gol ai Baggies per andarsi a prendere i tre punti pesantissimi nel derby dei volatili con i Canarini del Norwich. Era una sfida salvezza: i gialloverdi venivano dal 6-2 subito per mano del Newcastle, la seconda sconfitta di fila, non vincevano ormai da quattro match. Anche il WBA era parso in calando nelle due sconfitte con Everton e Palace, poco prima che un altro 1-0 non facesse tornare il sorriso al the Hawthorns settimana scorsa. 

Nel primo tempo meglio i padroni di casa con Jarvis scatenato. Il WBA si avvicina al vantaggio con Craig Dawson, il Norwich con Redmond al volo su assist del solito Jarvis. Il primo tempo si chiude con i tifosi soddisfatti, nonostante le premesse fossero tutto fuorché entusiasmanti. Sarà il Norwich a costruire di più ed andare più vicino al gol anche nel secondo tempo: grosse occasioni per Redmond e Bassong ma sarà nulla di fatto. Al West Brom con questi punti si sogna: ottavo posto, quarta vittoria in campionato, quarta su quattro con il minimo scarto (Pulis gode), quarta trasferta su cinque senza subire reti e quarta su cinque con almeno un punto portato a casa. 

Norwich (4-4-1-1)  : Ruddy; Russell Martin, Ryan Bennett, Sebastien BAssong, Robbie Brady; Redmond, Tettey, Howson, Jarvis; Hoolahan (78° Cameron Jerome); Mbokani.

WBA (4-4-2) : Myhill; Craig Dawson, Jonny Evans, McAuley, Brunt; McClean, Yacob, Darren Feltcher, Sessegnon; Berahino (88° Carig Gardner), Rondon (74° Rickie Lambert).

Stoke - Watford 0-2
(Deeney, Abdi)

Vittoria un po' a sorpresa quella che matura a Stoke-on-Trent. Proprio sul più bello si ferma la striscia di vittorie consecutive di cui i Pottersi si erano resi protagonisti, vicendone tre. L'impegno odierno non era di certo dei più difficili, con lo sterile Watford a far visita al Britannia. Partita impostata nella solita maniera dagli uomini di Sanchez Flores, che lasciano il possesso in mano agli avversari per larghi tratti. Tuttavia sono proprio loro a rendersi pericolosi con una doppia traversa al 36°. Non recrimineranno per molto i Cherries, che passano in vantaggio sette minuti dopo. Finalmente si blocca Deeney, al primo gol in Premier, approfittando dello scivolone del difensore che lo marcava.

Il controllo rimane in mano alla squadra di casa anche nel secondo tempo ma così come nel primo è il Watford a guadagnare, nonostante la poca produzione. Segna Abdi, ex Udinese, che sfrutta un errore di Walters (subentrato a Shaqiri, anche oggi non pervenuto) ed al culmine di una cavalcata mette a segno dietro Butland, battuto due volte nel giro di un pomeriggio dopo due clean sheets. Tre punti quindi per il Watford che nella metà bassa della graduatoria supera proprio lo Stoke, dall'alto dei suoi 13 punti. Si conferma squadra da trasferta la neopromossa, che in casa viene da due sconfitte e fuori da tre risultati utili.

Stoke (4-2-3-1) : Butland; Glen Johnson, Cameron (9° Marc Wilson), Wollscheid, Pieters; Adam, Whelan; Shaqiri (60° Walters), Bojan Krkic, Arnautovic; Joselu (61° Crouch).

Watford (4-2-3-1) : Heurelho Gomes; Nyom, Cathcart, Britos, Ake; Capoué, Ben Watson; Anya (66° Juan Carlos Paredes), Deeney, Abdi (78° Behrami); Ighalo (89° Guedioura).

Il resto della 10° giornata di Premier League:

Arsenal - Everton (in corso)
Sunderland - Newcastle (domani, ore 13)
Bournemouth - Tottenham (domani, ore 15.05)
Manchester United - Manchester City (domani, ore 15.05)
Liverpool - Southampton (domani, ore 17.15).

La classifica provvisoria: