Nel lunch match domenicale inglese, arriva un pareggio giusto tra Tottenham e Chelsea, che hanno fatto vedere buone cose senza però trovare la via del goal. Un punto che serve veramente a poco entrambe, visto che il Tottenham rimane a -4 dalla vetta e il Chelsea continua a navigare nei bassi fondi della classifica. Nonostante ciò, Mourinho può sorridere, visto che la sua squadra si è ben comportata in questa partita, nonostante l'apparente atteggiamento difensivo sulla carta; andiamo a scoprire come.

LE SCELTE - Moduli speculari a confronto per le due squadre, che si schierano entrambe con un 4-2-3-1: Pochettino sceglie Dier per rimpiazzare lo squalificato Alli e Son per un Lamela non al meglio fisicamente, mentre Mourinho a sorpresa lascia in panchina Diego Costa, affidandosi ad un attacco senza punti di riferimento composto da Willian, Hazard, Pedro e Oscar. 

PRIMO TEMPO - Inizia il match e il Tottenham è subito padrone del campo. Al terzo minuto di gioco Rose è bravissimo a servire Kane con un cross, ma l'attaccante della nazionale inglese viene anticipato da Begovic che si prende pure una brutta botta. Gli ospiti incominciano male, non riescono uscire dalla propria metà campo e aspettano solo un errore in fase di impostazione dei padroni di casa per colpire. Pochettino capisce la situazione e alza il baricentro dei suoi, che al 16esimo minuto vanno vicini al goal con un tiro dalla distanza di Harry Kane, respinto dall'estremo difensore del Chelsea. Ecco allora che i Blues provano a reagire con Pedro al 18esimo: bravissimo lo spagnolo a inserirsi in area di rigore sfruttando il bel passaggio di Willian, ma non altrettanto ad andare fino in fondo per concludere l'occasione da rete. Sembra essere cambiato il momentum della partita, con un Chelsea che pian piano cresce nel gioco e nella fiducia, sfiorando il vantaggio per ben 2 volte nel giro di pochi minuti, con Hazard di testa prima e con Pedro dalla distanza poi. I padroni di casa non si fanno intimorire dalla reazione degli ospiti e reagiscono subito con il solito Kane, che si trasforma in un esterno puro facendo partire un cross per Son che di testa impatta il pallone benissimo, ma per sfortuna sua trova un Begovic a ostacolarlo. Mezzora di gioco passata ma ritmi ancora altissimi, con il portiere bosniaco sempre impegnato a salvare i suoi, questa volta su un tiro dalla distanza rasottera di Dembélé. È sempre dalla distanza che il Tottenham prova a impensierire il Chelsea, al 36esimo con Son e al 44esimo con Kane, che fa partire da fuori un destro velenosissimo, alto non di molto. Dopo due minuti di recupero, l'arbitro manda le squadra negli spogliatoi sul risultato di 0-0, che non rispecchia quanto fin'ora si è visto realmente sul campo.

SECONDO TEMPO - Inizia la ripresa con il Tottenham subito molto alto in fase di non possesso, con il Chelsea in difficoltà. Al 49esimo minuto Mason reclama un rigore per un tocco di mano di Fabregas su un cross del centrocampista inglese, ma l'arbitro lascia correre. Proprio Mason al 56esimo minuto di gioco è costretto uscire dal campo per infortunio, al suo posto dentro Erik Lamela, che si sistema in alto a destra. Al 64esimo minuto di gioco finalmente un'occasione da goal importante: bell'uno-due nello stretto tra Son e Lamela, il coreano quasi nell'area piccola riceve il pallone e in mezzo a due prova il tiro, troppo debole e di facile presa per il portiere dei Blues. Tre minuti dopo a essere decisivo non è Begovic bensì Lloris, che con un mezzo miracolo salva il Tottenham, deviando in angolo il sinistro al volo di Hazard, servito in area piccola da Ivanovic. Venti minuti al termine, la stanchezza incomincia a farsi sentire per le due squadre: Pochettino si gioca la carta N'Jie, al posto del coreano Son. Ancora niente Diego Costa per il Chelsea, che però al 78esimo minuto sfiora la rete del vantaggio con Pedro, che entra dalla sinistra sfruttando un errore di Alderweireld, che poteva costare molto caro agli Spurs. Chelsea che prova a crederci e avanzare, ma come il Tottenham manca di lucidità nei pressi dell'area di rigori. Negli ultimi minuti due cambi tra le fila degli ospiti, che inseriscono i giovani Kenedy e Loftus-Cheek e nulla più: finisce 0-0 a White Hart Lane, un pareggio che non serve realmente a nessuno.