Tutti si chiedono quando questa squadra crollerà, quando smetterà di fare risultati, quando tornerà nelle zone che gli competono. Ogni settimana, però, tutti guardano la classifica e in alto vedono sempre il Leicester, che gioca, vince e si diverte contro tutti. Nel Monday Night del sedicesimo turno di Premier League, cade pure il Chelsea al King Power Stadium per 2 reti a 1: segnano i soliti Vardy e Mahrez, i due autentici mattatori di questo fantastico gruppo. Vittoria importantissima per i padroni di casa, che tornano in testa alla classifica sorpassando l'Arsenal vittorioso nel weekend. Crisi senza fine invece per i Blues, alla nona sconfitta in sedici partite. Il campionato sta ormai diventando un incubo per Mourinho, incapace di dare una svolta in positivo alla propria stagione. 

LE SCELTE - Nessuna novità per i padroni di casa, che confermano l'intero starting XI vittorioso in Galles, mentre per gli ospiti l'unico cambio rispetto alla partita di Champions League contro il Porto è l'inserimento di Ramires a centrocampo al posto di Fabregas.

PRIMO TEMPO - Pronti, via ed è subito Mahrez a provare ad accendere la gara con un tiro dal limite dell'area, centrale e di facile presa per Courtois. Il portiere belga viene nuovamente impegnato dagli uomini di Ranieri al tredicesimo minuto con un cross pericoloso dalla trequarti, che costringe il numero 13 dei Blues ad una presa in due tempi. Reazione timida degli ospiti con Eden Hazard, che in area di rigore avversaria carica il tiro, murato da Morgan. Passato un quarto d'ora di gioco, l'allenatore italiano è subito costretto ad un cambio, perché Drinkwater deve arrendersi ad un problema muscolare: al suo posto Andy King. Foxes che continuano però a pressare e a creare scompiglio alla retroguardia ospite, che sembra davvero intimorita da Vardy e compagni, galvanizzati da un pubblico davvero eccezionale. Bella atmosfera, tanta voglia di giocare ma poche occasioni da goal create.

Il Chelsea prova a impensierire allora la capolista con repentini cambi di gioco, che però non riescono ad essere efficaci. Al 29esimo minuto brutta tegola anche per Mourinho, che perde per infortunio Eden Hazard, costretto uscire dal terreno di gioco; al suo posto Pedro. Al 34esimo minuto l'incontro svolta: dopo aver neutralizzato un'occasione da rete targata Oscar, il Leicester avanza nella metà campo avversaria e con pochi passaggi riesce a servire Mahrez sulla destra, che si inventa un cross meraviglioso a giro col sinistro per Vardy, che con un tiro al volo batte l'incolpevole Courtois. Assist perfetto e goal bellissimo per la premiata ditta delle Foxes, sempre più decisiva. Il Chelsea non rimane scosso dalla rete subita e due minuti dopo prova a reagire sfiorando il goal del pareggio con Matic, che sugli sviluppi di un corner salta più in alto di tutti e scheggia la traversa. Partita che continua ad essere bella e divertente, le squadre lottano in mezzo al campo e non si tirano mai indietro negli interventi, a volte anche duri. Succede poi poco o nulla, nemmeno nei tre minuti di recupero concessi da Clattenburg, e così finisce la prima frazione di gioco sul risultato di 1 a 0 per i padroni di casa.

SECONDO TEMPO - Ripresa che inizia subito con delle scintille in mezzo al campo tra Diego Costa e Jamie Vardy: l'inglese entra duro sullo spagnolo e si becca giustamente il cartellino giallo. Dopo questo 'siparietto', arriva il goal del raddoppio per il Leicester grazie ad uno straordinario Riyad Mahrez, che dopo aver stoppato un pallone difficilissimo col destro in area di rigore, si inventa un tiro a giro col sinistro in posizione defilata, che trafigge Courtois. Un goal stupendo, l'ennesimo per il centrocampista algerino, sempre più leader di questo gruppo. Mourinho arrabbiatissimo coi suoi procede allora al secondo cambio: fuori Terry e dentro Fabregas, con il Chelsea che si posiziona così a tre dietro in difesa. Dal 60esimo al 63esimo il Leicester si salva dal goal del 2 a 1 grazie a tre miracoli difensivi: prima Simpson respinge da pochi passi la botta di Pedro, poi Schmeichel con una parata clamorosa col piede su un tiro di Diego Costa e infine Fuchs con un insperato salvataggio sulla linea su Ivanovic. Porta maledetta per gli ospiti, che hanno avuto tre clamorose occasioni da rete, ma non sono riusciti a sfruttarle. I Blues ci credono e così rischiano il tutto per tutto: fuori Oscar e dentro Remy, in una sorta di 3-3-4 iper offensivo. Il Leicester è decisamente scosso e non riesce più ad avanzare come prima: ecco quindi che i Blues hanno un'altra opportunità di riaprire la gara con Pedro, che però tira alto sopra la traversa.

Venti minuti più recupero al termine dell'incontro: Chelsea confusionario ma sempre nella retroguardia avversaria. Al 77esimo riesce finalmente a riaprire il match con Loic Remy, abile nel colpire di testa un bel pallone servito da Pedro nell'area piccola. Goal meritatissimo e ospiti più in partita che mai. Ranieri è costretto allora a correre ai ripari: esce tra gli applausi Mahrez, entra Gokhan Inler per rinforzare muscolarmente il centrocampo. I locali salgono palla al piede e sfiorano all'83esimo il colpo del K.O. con Albrighton, che dopo un'azione personale bellissima sfodera un destro dal limite, fuori di poco. Finale di match che si gioca praticamente solo sui nervi; Ranieri concede la standing ovation anche a Jamie Vardy, al suo posto dentro Okazaki. Clattenburg assegna cinque minuti di recupero nei quali il Chelsea attacca in maniera poco lucida, favorendo così il recupero palla al Leicester, che nel finale ha ancora energie per provare a segnare il terzo goal con Ulloa. Dopo 95 minuti di gioco, triplice fischio finale al King Power Stadium: il Leicester batte 2 a 1 il Chelsea e continua la sua incredibile cavalcata.