La prima amichevole per il suo Chelsea è arrivata dopo appena tre giorni di allenamenti nelle gambe. Un test di fatto inutile per valutare il lavoro di Antonio Conte. Utile, però, per l'allenatore italiano per vedere all'opera la sua squadra sul campo e capire dove intervenire nell'immediato con il suo lavoro.

Lavoro che dovrà riportare già dalla prossima stagione il Chelsea in Champions League, come spiega lo stesso Conte al Telegraph: "Soffro molto il fatto che quest'anno non giocheremo in Champions League, perchè il Chelsea appartiene alla Champions, e con me soffrono anche i giocatori e la società. Dobbiamo prepararci benissimo per tornare il prima possibile là dove il Chelsea deve stare. E' molto importante chiudere fra le prime quattro. Quando sei l'allenatore di una grande squadra sai di dover lottare per vincere il titolo e giocare la Champions. E' incredibile che nella scorsa stagione il Chelsea abbia chiuso al decimo posto. Il Chelsea è abituato a vincere il titolo o a lottare fino in fondo per conquistarlo. La scorsa stagione è stata incredibile, ma qui ci sono giocatori che possono diventare dei fuoriclasse." Il primo nome, forse, che viene in mente è quello di Eden Hazard in questo senso.

Il Chelsea in ritiro in Austria, twitter @ChelseaFC
Il Chelsea in ritiro in Austria, twitter @ChelseaFC

Ovviamente per i suoi ragazzi non sarà facile apprendere lo stile di gioco di Conte, ma l'allenatore sa cosa vuole vedere dalla sua squadra già da ora: "Il cuore è importante, come la pazienza e la voglia di migliorare, ma la cosa fondamentale per un allenatore è tirare fuori il meglio dai giocatori e provare a migliorarli. Porto sempre educazione e rispetto, però pretendo lo stesso da tutta la gente che lavora con me. Se non ricevo altrettanto sono guai. Amo stare con i giocatori, parlare con loro, aiutarli a capire la mia filosofia, i miei metodi e i miei pensieri."

Ultime parole per il nuovo acquisto Kantè"E' un buon elemento. Possiede tecnica e grande resistenza. Per vincere una squadra ha bisogno di questo tipo di centrocampisti che lavorano duro per la squadra. Era uno dei nostri obiettivi, sono felice che il club lo abbia centrato. Non dobbiamo prendere giocatori che non si adattino alla nostra idea di calcio.

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni