Quattro anni fa, nel 2012, il Manchester City vinceva la sua terza Premier League con una clamorosa rimonta ai danni del Queen Park Rangers in piena Zona Cesarini, con le reti di Dzeko e Aguero. In quel Manchester City vi erano titolarissimi Joe Hart tra i pali e Mario Balotelli, acquistato dall'Inter per ventotto milioni di euro. Se Joe Hart è sempre rimasto a Manchester, per Mario le cose sono andate diversamente: volo andata e ritorno da Milano, sponda rossonera, e Liverpool, con più ombre che luci nel bagaglio. Con l'avvento di Pep Guardiola, alla sua prima esperienza con il calcio di Sua Maestà, Hart sarà il primo ad abbandonare il prato dell'Etihad Stadium, con un occhio all'Italia. 

Il Sunderland ha provato ad aggiudicarsi le prestazioni dell'ormai ex Citizens, ma il tutto è terminato con una fumata nera, per via delle ambizioni del portiere. Su di lui, è favoritissimo il Torino, che, su espressa richiesta del tecnico Sinisa Mihajlovic, gli garantirebbe un posto da titolare, permettendogli di restare in orbita Nazionale inglese. Il nodo è l'ingaggio pesante di Hart, quasi quattro milioni di euro, ma le parti sono vicinissime e il Torino potrebbe chiudere il mercato con i fuochi d'artificio. 

Per Mario Balotelli, la situazione è più incerta: l'attaccante, sotto la scuderia di Mino Raiola, è stato accostato a diciannove squadre in questa finestra di mercato, ormai sicuro di partire da Liverpool. Sfumate Bologna e Chievo - interessate al giocatore, ma per motivi economici hanno desistito - prende forma l'ipotesi Palermo. Destinazione gradita al ragazzo, nativo di Palermo, benvoluto dai tifosi, che richiedono ad alta voce il suo ingaggio, appoggiato da Ballardini, che non ha nascosto il desiderio di allenarlo. Ventiquattro ore per la svolta, nel frattempo sbarca in Sicilia Alessandro Diamanti, con un contratto biennale, con un'opzione per il terzo anno, a parametro zero, dopo la rescissione con il Guangzhou Evergrande.