Torna ad assaporare il gusto dei tre punti il Chelsea di Antonio Conte, vittorioso dopo le sconfitte con Liverpool e Arsenal, sul difficile campo dell'Hull City, al KCOM Stadium. I Blues, non al meglio dopo i deludenti risultati ottenuti nel mese di ottobre, soffrono anche nei primi 45' di gioco del KC, quando la compattezza dell'Hull City guidato da Phelan lascia solo le briciole ad Hazard e compagni. Nella ripresa invece, arriva il cambio di passo e le giocate d'autore decidono la sifda: Willian sblocca all'ora di gioco con un destro fatato. Poi Diego Costa decide di emulare il compagno con una sassata imprendibile che vale il 2-0 finale e la vetta solitaria della classifica cannonieri.

Willian! Fonte foto: Squawka.com
Willian! Fonte foto: Squawka.com

Entrambe reduci da un momento poco felice, Hull City e Chelsea cercano riscatto sotto il cielo uggioso del KCOM Stadium. I padroni di casa, di ritorno dalla disastrosa trasferta ad Anfield, ripartono dal 4-4-2 disegnato da Mike Phelan. Il tecnico dei Tigers sceglie l'ariete Mbokani come parten d'attacco per Diomande, posizionato qualche metro più indietro rispetto all'ex Norwich
Gli ospiti invece, arrivano al KC nel bel mezzo della tempesta. Dopo la grande partenza infatti, il Chelsea di Antonio Conte è crollato a picco. Le sconfitte pesantissime con Liverpool e Arsenal hanno portato i Blues a otto punti dalla vetta, in una posizione assolutamente poco gradita al tecnico pugliese. Lo stesso Conte sorprende con le sue scelte che ricadono su Marcos Alonso in difesa, e soprattutto su Moses come esterno d'attacco a destra. Ancora panchina per Cesc Fabregas, ridotto al ruolo di dodicesimo uomo da un Conte che alla vigilia ha cercato di dare lo scossone alla squadra.

La grande parata di Courtois. Fonte foto: Premierleague.com
La grande parata di Courtois. Fonte foto: Premierleague.com

Il fischio di Taylor, accompagnato dal solito, rumoroso tifo, dei supperts Tigers sugli spalti del KC, da il via alle ostilità. Tra la tensione generale, a partir con maggior forza e fiducia sono proprio i padroni di casa, subito vicinissimi al gol con quella che forse si rivelerà la miglior chance dei primi 45'. David Luiz concede una punizione al limite dell'area, che Snodgrass si incarica di battere. Il mancino uncinato dal numero 10 incoccia sulla barriera ma continua la sua corsa fino ai guantoni di Courtois, fantastico nell'effettuare il contromovimento dopo la vistosa deviazione. 
Il brivido iniziale sembrerebbe indirizzare l'andamento del match verso la direzione dei padroni di casa, sì propositivi, ma poco incisivi nei pressi della porta Blues. Allora, minuto dopo minuto, è il Chelsea a provare l'offensiva. Conte si sbraccia e i suoi iniziano a macinare possesso palla. I terzini, Alonso in particolare, si alzano favorendo il gioco in ampiezza di un Chelsea palleggiatore ma anch'esso poco pericoloso. 

Il pallino del gioco finisce per averlo la squadra londinese, ma le occasioni, quelle nitide e concrete, scarseggiano ad arrivare. Ciò che ne viene fuori è un primo tempo assolutamente 'British': falli, molti; occasioni, poche; interruzioni, parecchie. A giovare della situazione è senza dubbio l'Hull City, attaccato solo sugli sviluppi di palloni inattivi. La strategia del Chelsea infatti, si ferma ai palloni aerei per la testa di qualche difensore salito in cerca di gloria. David Luiz ci prova con una punizione sbagliata; Marcos Alonso prova la capocciata da posizione difficile. Nulla più. Il primo tempo Blues anzi, si chiude in ritirata quando sul gong, Mason si ricorda di essere un gran tiratore dalla distanza: Courtois ci mette i guantoni mandando tutti all'intervallo in perfetta parità.

Fonte foto: premierleague.com
Fonte foto: premierleague.com

In avvio di ripresa, lo spartito del match cambia, e lo spettacolo inizia pian piano ad affiorare. Il botta e risposta parte dai primi istanti: sull'attacco a pieno organico dei Blues, l'Hull prova a colpire in contrattacco, trovando però, un gran Cahill in chiusura sullo scatenato Snodgrass. L'azione successiva vede la controrisposta del Chelsea, stavolta sì, pericoloso come è lecito attendersi. Hazard riceve il pallone spalle alla porta, si gira, lascia sul posto un paio di uomoni e prova la conclusione. Marshall, sino a quel momento del match inoperoso, è costretto a volare per andare ad impattare il pallone e deviarlo in corner.

Ben presto però, il botta e risposta si trasforma in un assolo di marca Blues. Il Chelsea infatti, accelerati i ritmi al match, inizia a trovare corridoi sconosciuti nei primi 45', corridoi perfetti per un cane da tartufo come Diego Costa. Lo spagnolo fiuta l'azione, si sposta sul versante destro e detta il passaggio. L'assist di Kante è perfetto per il 19 che in pochi passi aggira Marshall lasciando partire il destro. Il pallone però, forse sfiorato da Livermore, incoccia beffardo sulla base del palo prima di tornare al centro dell'area. Lì ci sarebbe il solo Kante che non smentisce la sua media gol a dir poco bassa: palla altissima che sorvola la porta sguarnita di metri. 
Il gol è maturo, l'Hull stanco e il Chelsea con il piede puntato sull'acceleratore. Serve necessariamente una giocata da campione, e la giocata arriva allo scoccare dell'ora di gioco. Willian, posizionato sul vertice basso dell'area di rigore, riceve dal centro, sterza mandando due uomini al bar, e calcia. La parabola che ne viene fuori non lascia spazio di reazione a Marshall che resta immobile a guardare la perla del 22. 

Diego Costa, è ancora lui il mattatore. Fonte foto: premierleague.com
Diego Costa, è ancora lui il mattatore. Fonte foto: premierleague.com

Con il vantaggio ormai acquisito, l'Hull City, già in evidente debito d'ossigeno, finisce in balia di un Chelsea molto più fresco e concentrato che nel giro di cinque minuti arriva al raddoppio. Matic entra come una lama nel burro della difesa Tigers; dopo aver percosro cinquanta metri senza opposizione, il serbo entra in area e calcia a giro. Il pallone viene rimpallato da Davies, ma finisce proprio nella zona di Diego Costa. L'ariete Blues non ci pensa su e da posizione pressoché identica a quella di Willian lascia partire un destro terrificante che si spegne in fondo al sacco, sull'angolo lontano. Il 2-0 chiude il match ma non scioglie la grande tensione di Antonio Conte, stranamente pacato e preoccupato anche dopo le due reti. 
A quel punto, Phelan prova a pescare i jolly dalla panchina, ma ne Abel Hernandez ne Huddlestone riescono a incidere come l'allenatore Tigers avrebbe sperato. Al contrario, i cambi di Conte, come sempre molto ritardati ma qualitatvamente clamorosi, portano il Chelsea ad un passo dal tris. Pedro e Oscar si mettono in azione ma il sinistro in corsa dello spagnolo fa solo la barba al palo di Marshall. Il finale, 0-2 in favore del Chelsea, è una boccata d'ossigeno per Antonio Conte che va alla pausa con un successo fondamentale dopo le critiche e le polemiche delle scorse settimane.