Un rimpallo, forse un tiro, in posizione forse dubbia. Un gol, non definibile in altri modi se non strano, regala tre preziosissimi punti all'Arsenal sul difficile campo di un Burnley beffato all'ultimissimo secondo dopo una partita di ordine e sacrificio, creando qualche occasione di testa e soffrendo il giusto, ma crollando di fronte alla dea bendata, schierata dalla parte dei Gunners. Finisce così 0-1 l'ultima partita del programma della settima giornata di Premier League.

Alexis Sanchez in azione | Fonte: Twitter @Arsenal
Alexis Sanchez in azione | Fonte: Twitter @Arsenal

LE SCELTE - L'assenza di Gray pesa nell'economia di gioco dei Clarets, in campo con un 4-5-1 con Marney aggiunto in mediana e Vokes unica punta, mente sulle ali vanno Boyd e Gudmundsson. Wenger opta invece per confermare l'undici titolare nelle ultime uscite, inserendo in mediana Xhaka al posto dell'infortunato Coquelin.

IL VUOTO - Il maggior tasso tecnico a centrocampo contribuisce alla creazione di un monopolio del pallone in breve termine, trovando però l'opposizione solida su due linee dei padroni di casa, con uno dei tre in mezzo a staccarsi a turno per pressare il primo portatore avversario. La disposizione dei ragazzi di Dyche impedisce ai londinesi di creare limpide occasioni, nella prima mezz'ora solo Sanchez è davvero pericoloso, con un tocco impreciso sotto porta. Col passare dei minuti il Burnley prende coraggio e prova anche ad offendere, con risultati in verità rivedibili, anche se Vokes azzarda un colpo di testa a centro area in posizione dubbia, mandando fuori non di molto.

Bellerin e Boyd a contrasto | Fonte immagine: Eurosport
Bellerin e Boyd a contrasto | Fonte immagine: Eurosport

LA FOTOCOPIA - Anche la ripresa propone inizialmente lo stesso copione ed un'occasione per Sanchez, il quale cerca di capitalizzare un ottimo giro palla con un tiro da dentro l'area: difficile calciare, quasi impossibile direzionare, ed il risultato è una botta centrale trattenuta in due tempi da Heaton. All'ora di gioco arriva la risposta di Cech, su un episodico attacco del Burnley, sviluppatosi in fascia con un cross destinato alla testa di Gudmundsson, la cui incornata è lenta, anche se angolata. Sul corner che ne consegue una palla vagante in area vien spazzata con qualche affanno dalla difesa Gunner.

IL FINALE - Wenger cerca di garantire maggiore imprevedibilità e freschezza con gli innesti di Elneny e Oxlade-Chamberlain, e a un quarto d'ora dal termine arriva una grande occasione ancora sul piede del solito Sanchez, un destro al volo che sbatte contro la base esterna del palo. Legno di qua, legno di là: un altro colpo di testa, stavolta di Keane, termina sulla traversa con l'aiuto della manona di Cech. Nel finale si riaccende l'Arsenal con un destro a giro largo di centimetri di Walcott. L'assedio trova un clamoroso buon fine all'ultimo secondo, su un corner da sinistra: sul secondo palo arrivano Chamberlain Koscielny, il primo calcia addosso al secondo, peraltro in dubbio fuorigioco e forse con una mano, ma più probabilmente con la faccia, con la palla che rotola lentamente in porta. Quello che conta è il risultato a tabellone: 0-1. La fortuna prende posizione, i Gunners pescano la quarta vittoria consecutiva in Premier League. E il Burnley ne rimane vittima.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]